I politici al potere vogliono una costituzione che dia forza alle loro tesi e li renda immuni dal dare spiegazioni agli elettori e al popolo che pur non avendoli votati sono, loro malgrado governati, per giunta, con metodi riprovevoli, giacché, leggi e modi di fare minano i diritti fondamentali della democrazia.
C’è chi vuole cambiare l’articolo primo della costituzione e assoggettare la vita sociale e democratica non più al popolo sovrano, va bene che non lo è mai stata, ma visto l’andazzo generale, qualcuno vuole chiarire definitivamente chi comanda nel paese e mettere nero su bianco il pensiero scillipotiano dei grandi pensatori contemporanei.
C’è chi, essendo stato deriso o insultato per le tendenze sessuali, politiche, culturali, pretende una legge a suo favore che ne tuteli i diritti di libertà.
Ma c’è anche chi vorrebbe pari dignità e si trova ugualmente nella condizione di disagio nonostante le leggi in vigore, scritti da costituzionalisti lungimiranti.
Insomma, la vita è tutto un quiz, come sosteneva un vecchio adagio tradotto in programma televisivo dal simpatico Renzo Arbore; ognuno vorrebbe qualcosa ma ancora nessuno ha davvero voluto capire che dipende solo da sé stessi, dal proprio modo di intendere e volere, dal ragionare con la propria testa senza andare dietro a capipopolo ignoranti e mistificatori che non hanno nessuna intenzione di mettere le popolazioni nelle condizioni culturali adeguate per comprendere e comprendersi; sarebbe controproducente per i loro interessi, a loro non conviene avere a che fare con menti sveglie e evolute.
Karol Woitila diceva: “Non abbiate timore! Aprite i confini geografici. Aprite le vostre menti. Aprite all’amore!”
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