Così cantava Domenico Modugno alcuni decenni addietro in un contesto sociale dignitosamente povero. In Italia, spirava l'aria della rinascita economica. Le fabbriche assumevano maestranze specializzate e no. I contadini poveri abbandonavano le terre in affitto e si spostavano nelle metropoli, almeno lì potevano aspirare ad un salario sicuro e sfamare la prole numerosa.
In quegli anni la ricchezza non era ostentata, non si sfoggiavano oggetti per lasciare immaginare lo stato sociale e la volgare opulenza ottenuta col malaffare era camuffata e sottaciuta quando non si poteva giustificare l'origine mediante lavori o rendite legalmente riscontrabili.
Chi conservava un’etica religiosa nutriva un po’ di rispetto per chi stava messo male e doveva sfamare molte bocche. Ma forse … no! I soprusi sono sempre esistiti e sempre esisteranno! Come i malavitosi, i furbi, gli arroganti, i forti ei deboli, i buoni e i cattivi… mentre la vita continua e, ciclicamente, nascite e morti rinnovano il mondo. Questa la realtà nuda e cruda. ma ora, è il tempo delle favole, per te, piccola Chiara.
… tu dici: non ho niente! Ti sembra niente il sole la vita l’amoreee meraviglioso…
Ben arrivata Chiara!
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