mercoledì 5 luglio 2017

Tutele negate

 Appropriazioni o espropriazioni dei diritti?

C'è chi innalza muri e tende reti per salvaguardare i confini nazionali e chi pianta pali nel terreno pubblico per tutelare intetessi privati.

In generale,
La proprietà privata toglie a molti, mortifica il principio sociale delle pari opportunità dell'ordine costituito in base ai principi dettati dalla democrazia e della libera circolazione dei popoli costretti a migrare in ambienti meno ostili e mossi dal principio fondamentale basato sull'autoconservazione individuale e dei congiunti in ossequio al diritto di potere  vivere una esistenza degna di chiamarsi VITA! Senza confini, gabbie materiali e schiavitù degeneranti. Questo per quanto concerne i grandi flussi migratori del momento. a prescindere dai mercanti di vite umane e da quanti nascondendosi dietro facciate pulite come le ONG lucrano sul male del secolo fomentando guerre e carestie.

 E nel piccolo dei campanili? L'avidità è in agguato se approfittando della totale indolenza, o, peggio omertà dei singoli, qualcuno si appropria di piccole aree pubbliche a ridosso delle strade cittadine.
Possibile che siamo diventati miopi fino a questo punto? Che non capiamo più cosa è la socialità e il vivere in comunione?

E' così vitale accaparrarsi pochi metri di terra che potrebbero servire per migliorare la viabilità e la vivibilità nei quartieri degradati spogliati delle più elementari architetture sociali utili ai bisogni urbani?

La vita e le azioni sono solo questioni d'interesei privato? No! non voglio credere che sia così!

Catanzaro, Corvo, via Magenta



lunedì 3 luglio 2017

Viaggio in Calabria, A3 e dintorni

A3, L'autostrada del sole.


Poche righe, nella pagina del sussidiario delle elementari, e una fotografia mi fecero sognare partenze e arrivi da e per luoghi sconosciuti.
Con la fantasia ho varcato e penetrato il buio delle gallerie scavate nelle montagne e nelle colline calabresi. Ho percorso chilometri sull'asfalto ancora fumante. Ho raggiunto Cosenza. Ho passeggiato sulle rive del Busento e ho cavalcato con le orde di Alarico ma non mi è piaciuto! L'odore aspro dei cavalli e dei barbari lo sentivo nel naso per davvero.
Il mio corpo astrale viaggiava nei sogni, nelle favole e nelle leggende. Beata innocenza.

Sognavo ad occhi aperti.

Quel tratto autostradale denominato A3 che congiunge il sud Italia, perenne cantiere aperto da Roma a Reggio Calabria, l'ho percorso moltissime volte da grande. Ho dribblato buche e cambiato carreggiata.
Sono stato costretto a percorsi alternativi prima di arrivare dove volevo io.
Da nord a sud ...
Adesso ha cambiato nome. Adesso qualcuno sta lanciando uno spot sull'autostrada del mediterraneo!

Stessa tratta. Ma viaggiare in Calabria a velocità di crociera sulle strade provinciali e lasciarsi rapire dal paesaggio, restarne ammaliati dai colori e dai profumi intensi è tutta un'altra storia.

domenica 2 luglio 2017

Vasco, rock dietro le quinte

L'affare Vasco.


Sì, si deve parlare di un grande affare perché quando si muove Vasco Rossi dietro di lui c'è un'organizzazione mostruosa e l'evento appena concluso lo dimostra.
Oltre alla musica c'è il mito e dietro il mito una scienza precisa, calibrata al millesimo che non lascia niente al caso.
Dalla logistica alla pubblicità. Dagli accordi coi media fino alla vendita di gadget e immagine, l'affare economico è inimmaginabile.

La giostra messa su da Vasco si traduce in un incasso da circa 12 milioni per l’happening messo in piedi dal gruppo bolognese Best Union di Luca Montebugnoli, attraverso le controllate Vivaticket e Big Bang. La prima ha gestito la vendita fisica e online dei biglietti, la seconda ha curato il promoting, raccogliendo l’eredità del gruppo Live Nation che fino all’anno scorso, prima dei tormentati giorni del caso secondary ticketing, aveva direttamente organizzato i concerti del Blasco nazionale. A fare due conti, lo storico sold out di Modena equivale, per presenze e introiti, ai quattro show che il rocker di Zocca tenne l’anno scorso allo Stadio Olimpico di Roma, quando la bigliettazione era ancora affidata a TicketOne.

il 40ennale live di Vasco vale almeno 6 milioni in ricadute economiche sul territorio di Modena.

la quotata Best Union fattura 57 milioni a livello internazionale e impiega 550 persone in eventi sportivi, mostre e parchi a tema.

Montebugnoli ha portato in pochi anni la sua Best Union a essere tra i leader mondiali dei servizi di biglietteria in luoghi come Disneyworld a Orlando, il Louvre, Gardaland, la Fiera di Milano o l’Expo 2015.
e quando Vasco Rossi ha rotto il rapporto storico - quindici anni - con il suo organizzatore di concerti, Live Nation, dopo il servizio delle Iene sul “secondary ticketing e lo scandalo dei biglietti per il “Live” dei Cold Play esauriti in tre minuti, Montebugnoli si è sentito chiamare dal suo avvocato, che lavora anche per Vasco: Guido Magnisi. “Insomma Guido mi chiama e mi dice: ‘Ero ieri sera con Vasco, chiamalo, gli ho parlato di te, è il momento giusto per presentarti’. Vasco è uno che vola alto figuriamoci se aveva problemi a rompere con chicchessia, e io avevo in comune con lui l’amicizia con il Maestro Pavarotti e con Nicoletta Mantovani, avevo organizzato per dieci anni la biglietteria ed il personale del Pavarotti and Friends, ma non ci eravamo mai visti né incrociati. Ma è un grande, è un buono, è uno che fa tanta beneficenza in silenzio come fanno solo i migliori!”. Così descrive l'inizio della collaborazione con Vasco.

Insomma, i due si parlano, si piacciono, Vasco rivela a Luca che Pavarotti gli aveva parlato bene di lui. “Ma io avevo un problema: dovevo dirgli che sì, la sua musica mi piaceva, ma non è che fossi proprio un suo fan sfegatato, preferisco la musica classica e l’opera. Se uno mi dice: recitami le canzoni di Vasco a memoria, non sono capace. Supero l’imbarazzo e glielo dico: ‘Sei un grande artista, grandi parole e grande musica, ma insomma non è che so tutti i testi a memoria’. E lui: ‘Mi piaci, e mi piace anche che tu non sia troppo mio fan, sarai più lucido nel lavorare. Io mi fido di te ma non farmi fare cattive figure’. L’ho tranquillizzato: ‘Capisco che siamo meno famosi nel pubblico musicale, ma stai pur tranquillo, faccio 30 milioni di ingressi tutti gli anni in 4 parchi Disney a Orlando, gestisco più di 20 resort, con tutta la trasportation, le linee aeree, tutte gestite, incasso di biglietteria superiore ai 2 miliardi di dollari solo lì, vendo per la Fiera di Milano milioni di biglietti l’anno cosi come per Gardaland ed il Louvre a Parigi, per l’Expo l’ultimo giorno utile ho venduto 584 mila di biglietti…”.

È nata così una macchina organizzativa pazzesca senza precedenti. Best Union ha venduto 220000 biglietti con una squadra di 1800 persone su un totale di 5000 operatori del “dietro le quinte”, di cui 1200 steward, per l’evento. I ricavi totali da sola biglietteria sono stati superiori ai 12 milioni di euro. Il fatturato totale di Modena Park - inquadrato in una società costituita apposta che si chiama Big Bang - sarà molto più alto: bisogna aggiungere i diritti televisivi, gli ingressi negli oltre 300 cinema che proietteranno il concerto in alta definizione, le 12 piazze collegate e la raccolta pubblicitaria, il merchandising affidato all’Universal, i diritti per il food and beveradge. “Si calcola un fatturato totale di circa 36 milioni di euro”, dice Montebugnoli, “compresi gli alberghi, però: che sono pieni fino a Rimini. E nella sola provincia di Modena gli hotel fattureranno due milioni!

Sì, Vasco. Facci godere nella giostra mediatica consumistica e volitiva. Anche questo è rock...

Risvegli

Da Modena a Catanzaro si parla italiano e si canta Vasco.

Dopo la notte di Vasco che ha saputo raccogliere tutte le generazioni del popolo rock persino davanti alla televisione nonostante Bonolis mi ritrovo a fare i conti con la periferia degradata catanzarese.

Vasco acchiappa e la rai che si è aggiudicata una parte del concerto dei 40 anni in musica del rocker italiano gode dei benefici del carisma di Vasco Rossi. Fa incetta di pubblicità e di cazzate gettate all'aria mestamente da un poco convinto rocchettaro estimatore di Vasco. Fosse dipeso da Bonolis non ci sarebbe stato lo share enfatizzato dai dirigenti rai. Un conduttore sottotono ha intrattenuto ospiti e, seguendo una scaletta, ha introdotto canzoni come se fosse al festival di Sanremo.

220.000 fans sotto il palco del Modena park e oltre 5milioni di spettatori che si sono sorbiti per amore di Vasco un gelido conduttore nei panni momentanei del radiodj per ricordare il passato di Vasco e i suoi esordi.

Il momento topico si è raggiunto con “rewind”. Il lancio gioioso dei reggiseni ha infastidito qualcuno. Ma perché? Perché indignarsi, scandalizzarsi per i seni al vento?
Sono una parte del corpo! Quel corpo che per certa religione è sinonimo di Tempio di Dio. ...

Passata la festa si fanno i conti con l'amara realtà.
Modena si è dimostrata una splendida macchina, accogliente per la festa del rocker e sicura, nonostante l'enorme mole delle persone presenti all'evento, tutto è filato liscio. Niente danni a persone e cose.

Forse, ti chiedi, qualcosa sta cambiando in Italia. Bacchettoni a parte.

E invece no! La periferia rimane brutta e sporca. A Roma come nel resto d'Italia. E Catanzaro non è da meno!
Il vigile di scorta adibito alla sicurezza dei ciclisti della “pedalata ecologica” fa cenno di fermare l'auto. Un gruppo eterogeneo accomunato dal colore giallo delle maglie e dei cappellini sponsorizzati pedala lungo via Magenta da poco all'attenzione degli amministratori locali e dai risultati ancora incerti per quanto attiene il decoro, la pulizia del verde pubblico e il rispetto dell'igiene e della salute pubblica.

sabato 1 luglio 2017

us Catanzaro, Noto come Ceravolo?

I colori della squadra del cuore hanno un grande valore affettivo. Per alcuni è una questione di orgoglio ritrovarsi sotto la stessa bandiera. I tifosi sono una forza inarrestabile e quando idolatrano qualcuno, presidente o calciatore, questo qualcuno è messo sul podio del vincente. Non contano gli errori del passato. Conta il presente. Conta se il nuovo condottiero mostra i muscoli e il portafoglio. Conta la dimostrazione carnale dell'appartenenza. Dopodiché tutto gli è consentito.

Il Catanzaro ha una sua storia. Un passato eroico dal punto di vista calcistico e tra i suoi condottieri alcuni nomi sono legati inscindibilmente ai colori giallorossi: Nicola Ceravolo, il presidentissimo, e Massimo Palanca o rey.
I tifosi, anche i più giovani, conoscono i due personaggi. La passione del presidente e la sua tenacia che portò l'u.s. Catanzaro per la prima volta in seria A e l'abilità di “Massimè pari 'na molla” nel fare goal dai calci d'angolo e non solo da lì.
Tanto per ricordane qualcuno che ha inorgoglito i tifosi. E come non ricordare Seghedoni, Spelta, Mammì nello spareggio col Bari a Napoli per la seria A. Banelli, Silipo. Maldera.

Belle stagioni rese indimenticabili da uno sport pulito e chi si spendeva non mirava alla politica ma alla passione per la squadra e all'appartenenza campanilistica dell'intera regione.

Oggi, dopo amare vicissitudini e contestazioni alla dirigenza, una cordata di imprenditori catanzaresi con i Noto in testa, coinvolti dalla paziente regia del sindaco Abramo, prendono in mano le sorti dell'uesse catanzaro.
Il gruppo Noto e gli imprenditori che l'affiancano sono nelle possibilità economiche di riportare la squadra agli antichi splendori. Non è un sogno ma una possibile realtà come quella che ha visto la famiglia Noto, sotto la guida del padre, Leonetto, trasformarsi nel breve tempo da artigiani a commercianti e imprenditori di successo.

venerdì 23 giugno 2017

25 giugno, Abramo o Ciconte?

Sergio Abramo “il” sindaco.


Qualcuno ha fatto della facile satira sulla scelta strategica operata da Abramo e sull'autodeterminazione nel definirsi, senza se e senza ma, “il sindaco”, come se fosse designato da potenze divine, per condurre la sua campagna elettorale nel capoluogo di regione. Alla luce dei fatti pare sia davvero così: il sindaco, dopo il ballottaggio di domenica 25 giugno non potrà risultare che lui!

Dato che Ciconte, il cardiologo, nonché consigliere regionale, ha pensato di defilarsi dal confronto diretto preferendo alle schermaglie dialettiche, surrogate dai progetti politici e dalla fattibilità degli stessi, il soliloquio e ripetere il poco convincente refrain.

Nicola Fiorita, unica novità, simile ad un marziano, rimane fedele al suo assunto: farà opposizione. Definizione desueta nello scenario politico italiano ormai da molti decenni, ma necessaria!
Figura intellettualmente onesta, la immagino presente e attenta ai temi legati al vivere civile e alla crescita culturale della città in ogni aspetto amministrativo e decisionale.
Non potrà decidere. A prendere decisioni sarà il sindaco e l'assise che lo affiancherà, però, sicuramente potrà apportare una visione differente, propositiva rispetto all'attuale modo di pensare.

Sergio Abramo ha dimostrato di saperci fare. Forte dell'esperienza imprenditoriale sa come muoversi nei meandri burocratici e come far fruttare le leggi per il bene della città.
È un buon manager! E se a questo suo essere lascerà spazio alla voce cuore e si accosterà ai problemi senza calcolatrice, alcune pecche causate dal “bilancio” comunale potranno essere corrette. Una tra tutte “la questione corvo”, la sua vivibilità igienica e ambientale, la cui soluzione potrebbe risultare semplice ed elementare mediante una più attenta presenza sul territorio.


mercoledì 21 giugno 2017

l'ha detto la televisione

Capitani coraggiosi.

Sono capitani coraggiosi quelli che lavano il vasetto dello yogurt prima di buttarlo nella spazzatura!

Ha detto la Littizzetto in tv.

Quanti vorranno essere capitani coraggiosi?

Stando alle baggianate ben pagate dagli abbonati rai continuando su questa strada quanti vorranno diventare generali coraggiosi?
Basta trovare un testimonial influente e ogni sciocchezza lasciata svolazzare nell'etere diventa virale.

La littizzetto ha molti seguagi. Come si suol dire è molto likkata. E se lei dice che si devono lavare i vasetti di yogurt consumati prima di gettarli nel raccoglitore della plastica, in molti lo faranno.
Adesso non le rimane che spingere a favore dei commercianti in rifiuti in modo che arrivino nei centri di raccolta e smistamento tirati a lucido e, perché no, infiocchettati!
È semplice indirizzare i cittadini a grattare l'etichetta dal vetro prima di buttare bottiglie e vasetti nei bidoni. Basta farli sentire importanti. Lusingare la loro solerzia. … e non importa se rasenteranno le psicosi dell'era moderna. Se rimarranno inchiodati al servilismo perché guidati dal mandriano/a di turno anziché evolvere e decidere autonomamente cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Per la classe dirigente, parola desueta in quanto le classi sociali, in teoria, abolite dalla democrazia, l'importante è centrare l'obbiettivo. Indottrinare, punire o osannare quanti nella realtà occupano i vari gradini sociali e controllare da vicino quanti intendono la partecipazione attiva dei cittadini nella cosa pubblica un bene per la crescita intellettuale della collettività.
D'altronde l'ha detto la televisione...

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