sabato 31 dicembre 2016

Progetti di vita

"progetti di vita"
proprietà dell'autore
Il rituale si rinnova sempre allo stesso modo. Altrimenti che rituale sarebbe?

Il vecchio anno è agli sgoccioli.
Poche ore ancora e poi, tra botti di tappi che saltano e scoppiettanti luccichii di giochi pirotecnici che squarciano il buio della notte, si rinnovano vecchi propositi, che ancora non si sono avverati, tenuti in vita caparbiamente e nuovi sogni che vorremmo si realizzassero nell'immediatezza.

Nei nostri pensieri le intenzioni si affollano, disordinatamente spingono per farsi strada e essere i primi a solleticare le volontà.

Ognuno spera di vedere realizzato quello che più gli aggrada. Superfluo o necessario sono fattori relativi.
È un po' come quando le nuove vite si affacciano al mondo.
La procreazione porta in sé i desideri dei genitori, dei nonni e dei congiunti, compresi quelli degli amici più cari. Anche se non sempre si realizzano, davanti al rinnovarsi della vita, la gioia è sempre lì, raggiante, che penzola, nelle molteplici sensazioni umane, davanti alle culle animate.

giovedì 22 dicembre 2016

Globalizzazione Solidale? Perché no!

Un ministro può dire sciocchezze? Può, anche sull'onda emotiva e isterica della situazione generale che si è venuta a creare con la sindrome della globalizzazione, affermare che alcuni cervelli è meglio perderli che tenerseli in Italia?

Può, la globalizzazione, imporre stili di vita totalizzanti?

Certo che no!
mar jonio, golfo di Squillace
 veduta spiaggia di Copanello, Catanzaro, Calabria, Italia

Personalmente amo la mia terra. Sono legato alle mie origini. Non alle tradizioni ma all'affetto dei miei cari e all'aria che si respira in Calabria e al sud dove ancora le sensazioni si manifestano coi gesti oltre che con le parole; allo stato epidermico!, con sincerità e se una persona è buona dentro l'avverti. Lo capisci a pelle. Le vibrazioni che emana. Il sorriso degli occhi. Il tocco lieve o energico delle mani. Tutto il suo essere si fa garante dell'empatia profusa.

Ad alcuni può sembrare pura poesia. Ingenui deliri da sognatore.
Anche se...

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum, gli italiani hanno detto NO

Renzi ha perso!


Ha perso l'ultima occasione per dimostrare umiltà nella gestione del governo. Il 70% degli italiani con diritto di voto si è recato alle urne.
Il 60% circa ha deciso di votare No alla riforma rabberciata che avrebbe mortificato la democrazia garantita dalla Costituzione checché ne dicevano i sostenitori del Sì che si sono attestati al 40%.

I motivi sono noti e dibattuti ampiamente anche sulle pagine di questo blog.
Qualcuno sostiene che le clientele politiche abbiano giocato un ruolo importante nel determinare la sconfitta del Sì e di Renzi.
Non è così!
Stando tra la gente viene fuori il vero motivo del NO.
Molti cittadini sono stanchi di essere trattati come merce o numeri che servono ai mercati e agli imprenditori attenti ai guadagni facili.

giovedì 17 novembre 2016

Renzi, le promesse e lo spauracchio

Due consideraziponi. Giuro, solo due perché 'sta cosa mi ha stancato!
La Boschi e Renzi insieme agli altri ragazzi della Leopolda continuano a diffondetre notizie falsate dalla loro intenzione di fare.
Non è vero che se vince il NO il prossimo treno per le riforme passerà chissà quando. Dipende da chi va al governo la prossima volta che si voterà!
Dipende dall'onestà intellettuale di chi vorrà mettersi in gioco e ragionare pacatamente sulla Carta Costituzionale e sui privileggi intoccabili di alcuni.
Dipende anche se il segretario di un qualche partito farà il segretario di partito e non il capo del governo.
Dipenderà da una serie di piccole ma salutari disposizioni democratiche.
selfie con renzi

Le elargizioni attuali di Renzi e la voce grossa che fa coontro l'EU non convincono. Sembrano delle mancette prereferendarie.
Ieri, in Sicilia, ha promesso sgravi fiscali per tutto il 2017 a chi creerà posti di lavoro e farà nuove assunzioni.
Queste cose dovrebbe studiarle e farle attuare nel suo gabinetto di lavoro e non sbandierarle nelle piazze.
La prima considerazione è: i suoi tecnici e ministri sono a conoscenza della sua intenzione oppure le è nata lì per lì?

Persino Monti, che ho seguito nella trasmissione di Bianca Berlinguer #cartabianca, ne è convinto.
E se lo dice lui che è il promotore dei disagi attuali... è ancora convinto di avere fatto bene e che i tagli al ceto medio e basso sono stati dolorosi ma necessari. Certo se avesse tagliato anche i privileggi alla casta politica e imprenditoriale oggi staremmo meglio.

martedì 15 novembre 2016

EU dall'America giunge un monito: attenzione

Il 20 gennaio si avvicina e Trump inizia a preparare il suo staff.  

Steve Bannon è conosciuto in America per le sue idee nazionaliste, qualche voce lo definisce anche antisemita e antiislamico. Insomma, per alcuni,Bannon, è un nazionalista pericoloso per la politica fatta fino ad ora alla Casa Bianca.
Anche David Axelrod, consigliere di Barack Obalma, ritiene questa nomina “preoccupante”.
steve bannon

Nel resto del mondo Bannon, fino a questo momento, rimane un emerito sconosciuto. Un uomo che teorizza il suprematismo bianco, cioè, la convinzione che la razza bianca ariana sia superiore alle altre. Teorie declinate in modo più o meno violento e comunque non identico nei vari paesi del mondo in cui si è tentato di applicarle, fa certamente paura!

Nella Germania di Hitler il suprematismo aveva connotazioni ben chiare e tragiche, negli Stati Uniti, dove peraltro l’ideologia del “potere bianco” è nata agli inizi del secolo, è qualcosa di diverso e sarebbe sbagliato, secondo alcuni osservatori del fenomeno, identificarlo tout court con gruppi come il Ku Klux Klan. Anche se il kkk è pronto a manifestare a favore di Trump.

Ma di chè parliamo? Gli americani non lo sapevano di che pasta è fatto Trump? Certo che sì! E se lo hanno votato un motivo ci sarà.
Sarà per paura, fame, annullamento dei sogni infranti e evaporati insieme alla bolla finanziaria creata da una finanza asservita alle banche e ai poteri forti?

Inutile, a questo punto, guardarsi indietro e perdersi in innumerevoli congetture. L'analisi profonda, i politici americani, avrebbero dovuto farla a tempo debito. Avrebbero dovuto rispondere con maggiore tempestività ai bisogni dei nuovi e vecchi poveri.

Non dobbiamo dimenticare però che l'amministrazione Obama ha esteso l'assicurazione sulla salute anche ai cittadini meno abbienti e fatto cose che altri, in precedenza, non sono riusciti per motivi vari a concretizzare.

Ha vinto Trump! Ha saputo giocare con la scimmia del terrore. Ha promesso posti di lavoro, ha eccitato le folle, ha saputo toccare il tasto giusto di ognuno e questo è il risultato.

Indubbiamente, se il buon giorno si vede dal mattino, la giornata si prospetta incerta. Molte nuvole svolazzano sulle nostre teste. Speriamo che non siano gravide di burrasche.

mercoledì 9 novembre 2016

Usa, nuovo corso tra profezie e realtà

L'ingresso di Trump è stato anticipato dal vicepresidente e dalla sua famiglia. 5 persone in tutto si sono esposte alla platea in attesa nella hall dell'albergo. Dopo alcuni minuti è apparso Donald Trump col pollice alzato in segno di vittoria e dietro di lui il codazzo familiare in fila per due, bambini compresi. Un paio di fermate a sorpresa per salutare e tenere alta la tensione prima dei saluti al vice, consorte e prole.

Chi si aspettava un'apertura al vetriolo è rimasto deluso. Come sono rimasti con le pive nel sacco quanti erano sicuri della vittoria di Hilary.

A questo punto, speriamo che sia così anche in futuro e non risultino vere le prevegenze di Nostradamus. E qui la vedo dura dato che il vegente ha azzeccato la rivoluzione francese, lo sgancio della bomba atomica, l'ascesa di Hitler, gli attentati dell'11 settembre.

Gli appassionati di esoterismo sostengono che la vittoria se la portava già nel nome e Nostradamus lo aveva predetto:
Trump "provocherà grande discordia. Un accordo si spezzerà", "il volto ricoperto di latte e miele giace a terra", potrebbe essere una rottura con Israele che, secondo la Bibbia (Numeri 13, 27-29) e la Torah ebraica, è il "Paese dove scorre il latte e il miele".
E ancora, nella terza centuria si legge: "la Repubblica della grande città", intesa come Stati Uniti d'America, sarà portata 'by trumpet' a impegnarsi in costose operazioni militari. E se ne pentirà.
Anche la frase sibillina della decima centuria non presagisce niente di buono:"Il senato ordinerà il trionfo di chi ha vinto". Mentre, tra i suoi scranni, 'at the sound of the trumpet' saranno allontanati nemici e oppositori.

E il lavoro promesso? Il nuovo sogno americano dcirca la rinascita economica, la tutela del ceto medio? … nuvole nere cariche di temporali si prospettano all'orizzonte. Tuoni e fulmini dunque?
Attendiamo con fiducia gli eventi

Incognita Trump 45° presidente USA

Il ciclone Donald sembra essersi calmato. Dopo la vittoria tende la mano anche a quella parte di elettorato contrario. Dice di volere essere il presidente di tutti gli americani.

Sembra essere un altro uomo Donald Trump. ora 45° Presidente USA quando fa il suo primo discorso. E le sue promesse, rasentando le aspettative degli sfiduciati che lo hanno sostenuto, sembrano essere le stesse di Cetto Laqualunque, anche se mancava solo il grido “+piluppetutti”.

L'America di quanti hanno votato in questa tornata elettorale esprime non un voto ideologico, politico o un qualche pensiero alto. Gli americani hanno detto no alla politica consolidata dei gruppi di potere attenti alla finanza privata. Hanno detto no alle lobby di potere che governano da troppo tempo gli Stati Uniti e il resto del mondo vicino alle loro idee.

Barak Obama è stato insignito del nobel per la pace al suo insediamento presidenziale...

Adesso tocca attendere per vedere se Donald Trump sarà all'altezza delle promesse fatte in campagna elettorale. Se romperà con i gruppi di potere e porterà lavoro e pace all'interno del popolo americano... e altrove 


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