mercoledì 20 maggio 2015

La via dell'Amore non passa in tv

Cercare di far capire il flusso delle energie invisibili ai miscredenti è quasi impossibile.
Guarigioni del corpo e dello spirito, per i credenti hanno una origine ben definita e certa: l'Amore Universale del Divino.
Ai credenti non servono prove materiali e scientifiche. Loro hanno la fede. Qualcuno la confonde con l'assuefazione alla cultura magica contadina e la collega alle sue radici secolari ma non è così.

"installazione votiva"

lunedì 18 maggio 2015

Chi non paga il bollo all'ACI potrebbe risultare moroso

Tassa circolazione anno 2012.


Trascorsi tre anni il bollo auto è prescritto. Allora l'ACI, che è l'organo di controllo, che fa? Apre il suo archivio e controlla. E fin qui niente di eccezionale.
L'assurdo arriva in seguito per gli automobilisti possessori di autoveicoli che non hanno pagato la tassa agli sportelli dell'automobile club italiano.
È facile, anzi, certo, che chi ha pagato alle Poste Italiane o alle tabaccherie accreditate si trovi una raccomandata come questa:

copia A.R. morosità bollo auto
(dati personali cancellati in ossequio alla privacy)


l'assurdo diventa normalità per la burocrazia regionale che non chiede l'eventuale giustificazione dell'avvenuto omesso pagamento ma calcola e allega relativo conto corrente comprensivo di mora che fa lievitare il presunto dovuto.
Inutile dire che se malauguratamente non si rintraccia la ricevuta dell'avvenuto pagamento il malcapitato è costretto a ripagare con gli interessi quanto già pagato a tempo debito.

venerdì 15 maggio 2015

Noi che non crediamo negli eroi

Inizia a stancare il tormentone “dite a nuora perché suocera intenda” usato da Pollichieni e di quanti lo adoperano non per fare satira costruttiva o strumento di sprono per le istituzioni regionali affinché lavorino per dare il meglio ai calabresi, ma che, anzi, in alcuni casi sembra trasformarsi in una sorta di sfottò polemico/politico fine a sé.

courtesy M.Iannino "STA-R"

domenica 10 maggio 2015

scripta manent, le parole volano

Per non perdere memoria di quello che è stato. Per ricordare. Per salvare il salvabile senza indossare vesti da inquisitori da oggi iniziamo a postare semplici ma illuminanti documenti. Tracciamo un ipotetico percorso delle buone intenzioni che hanno costellato le strade della politica e dei denari pubblici coi quali sono state lastricate e a volte realizzate positivamente.

Iniziamo con uno dei tantissimi progetti sulla legalità destinato ai giovani datato 11 dicembre 2010 ...

"i giovani costruttori di futuro"
scripta manent ...

martedì 5 maggio 2015

Prima e dopo l'italicum sulle macerie della democrazia

Basta poco per spaccare tutto e gettare nel cesso la famigerata acqua sporca con dentro il bambino. Da noi è così ogni giorno. I telegiornali e talk politici sono la fotografia dell'inettitudine nostrana. Urla in pubblico e abbracci in privato quando si riesce a mandare in segno il colpo.
Dal '45 ne è passata di acqua sotto i ponti della Repubblica. Un'acqua dapprima cristallina satura d'ossigeno e buoni propositi che man mano si è intorbidita nel trasportare macerie sociali e ingiustizie continue.

Ogni governo, partito, associazione e ogni singolo uomo ci ha messo del suo per portare l'acqua al proprio mulino salvo alcune persone sane e giuste che si possono contare sulle punta delle dita per avere lavorato al servizio della collettività per amore.
Questo dicono i fatti!
Non serve scappare o fare leggi, giuste o sbagliate che siano si dimostrano inutili davanti alle menti egoiste malate di accaparramenti materiali.

sabato 2 maggio 2015

Expo, isolare i violenti

Milano, Expo 2015.
La violenza ha sopraffatto i contestatori no expo pacifici. La guerriglia urbana ha dimostrato stupidità e imbarbarimenti sociali gratuiti.
Va bene. Siamo coscienti delle problematiche sociali che stiamo subendo ma dobbiamo essere sinceri e onesti con noi stessi e dire apertamente che se ci troviamo a questo punto la colpa è anche nostra. Troppi falsi invalidi. Troppi furbetti attingono ai fondi pubblici che dovrebbero essere usati per migliorare la qualità della vita di tutti.
Milano, momenti di guerriglia urbana

Expo da nord a sud

Quando si parla di esposizione internazionale e innovazione è logico pensare alla torre Eiffel, a Parigi e alla sfida tecnologica dell'ingegnere Gustave Eiffel nel proporre la potente struttura al mondo in occasione dei festeggiamenti del centenario della rivoluzione francese.
La torre d'acciaio costruita in poco più di due anni è diventata un'attrazione mondiale per la solida ardita originalità innovativa dei materiali adoperati e proposti dagli studi dell'ingegno umano.
Milano, piazza Italia, "l'albero della vita"

venerdì 1 maggio 2015

Expo 2015, contraddizioni in fiera

"energia per la vita"
Oggi non è il solito primo maggio, giorno che, nonostante le innumerevoli e incomprensibili contraddizioni per quanto concerne il mondo del lavoro, i sindacati si auto-celebrano nelle piazze toccate dalle tragedie sociali portandovi slogan triti e ritriti, musica e popolo, oggi, dicevo, è anche il giorno dell'inaugurazione della fiera mondiale “expo 2015” in Milano. Il tema della fiera “nutrire il pianeta, energia per la vita” è ambizioso, anzi ambiguo per chi contesta gli sponsor e la giostra mediatica che questi alimentano. È chiaro che le multinazionali presenti, i fatti lo dimostrano, pensano in primo luogo ai loro guadagni e, dopo, se rimane qualche briciola la usano per sgravi fiscali donandola a qualche onlus.

martedì 28 aprile 2015

Bastava poco per essere felici

Dal cucuzzaro al giudice: così giocavamo 


Chi ha più di cinquant'anni ricorderà senz'altro i passatempi di una volta quando per divertirsi in compagnia bastavano le parole per coinvolgere e allietare i presenti, magari aiutandosi con oggetti improvvisati.

Ricordate il gioco del “cucuzzaro”?
C'era uno della compagnia, solitamente il più grande d'età che assegnava i numeri ai presenti. Dalla cucuzza numero uno fino ad arrivare alla totalità dei giocatori. Fatto questo iniziava la cantilena: “ieri sera sono andato nel mio orto e ho contato cinque cucuzze. Cinque? Rispondeva il giocatore che aveva associato il numero 5. No erano tre! Perché tre? Interveniva il tre chiamando in gioco un altro dei presenti. Erano sette! Perché 7? era tutto il cucuzzaro!” e così via fino a quando qualcuno sbagliava e doveva pagare pegno o ci si stancava e si passava al gioco successivo oppure si scioglieva la compagnia e si tornava a casa.

C'erano, però, anche giochi da veri maschiacci come la cavallina o la morra dove chi perdeva doveva pagare pegno e subire dei colpi violenti, inferti, con un fazzoletto teso e annodato, sulle mani aperte. E poi c'era il gioco del “giudice”.
Antropologicamente, il gioco del “giudice” riportava agli albori della civiltà contadina per lo l'oggetto usato e per la fatalità assegnata all'azione stessa del gioco.

lunedì 27 aprile 2015

Deludente Perfidia

La frase di Gianfranco Fini “che fai mi cacci?” rivolta a Berlusconi è diventata il tormentone della trasmissione televisiva “Perfidia” condotta da Antonella Grippo.
È stato un po' come assistere alla sagra dei “trombati”. Tra questi M.C. Lanzetta che ancora non ha convinto con le sue motivazioni politiche. Wandiceddha Ferro, così l'ha introdotta apostrofandola affettuosamente la Grippo e poi gli altri, chiamati a reggere il talk che, a mio modestissimo parere è risultato oggettivamente un tantino scarso come format e deprimente dal punto di vista politico.

La telefonata introduttiva con Gianfranco Fini è bastata per comprendere il verso della puntata.
Ho resistito mezz'ora. Nulla di nuovo.
Unica mia personalissima considerazione, diventata certezza nei circa trenta minuti persi ascoltando le analisi della conduttrice e dei suoi collaboratori:
trasmissione partigiana schierata a destra nel gioco delle parti. (e pensare che Lei dice di essere stata in passato una militante di lotta continua).

E non è di queste cose che la società calabrese ha necessità e bisogno.

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