Non mi va di dare voti a Renzi e a chi
governa insieme a lui. Tanto, la musica non cambia. E lo abbiamo
visto per quanto riguarda gli scandali e le gratifiche personali a
ministri, parlamentari e partiti politici.
I partiti politici hanno pieno potere
decisionale nella gestione dello Stato. Sono loro, i segretari dei
partiti politici, che decidono sulle leggi da scrivere e fare
rispettare. E sono sempre loro che decidono le grandi manovre nelle
operazioni pubbliche. Dalla legge elettorale all'etica spicciola
comportamentale che trova sempre il “marchese del grillo di turno”
che calpesta regole e uomini.
Mentre i privati, quelli che contano,
pochi ma potenti, suggeriscono l'agenda della gestione finanziaria ed
economica che poi si ripercuote nella popolazione, produce ricchezze
o povertà.
La povertà si vive tutti i giorni. La
si percepisce per strada. Si tocca con mano ed ha un profumo acre, la
miseria degli uomini che hanno concesso privilegi a pochi e
restrizioni a molti.
Mi tornano in mente le parole di una
donna analfabeta ma toccata dalla bontà di Cristo, ogni volta che
vedo qualcuno rovistare tra gli scarti alimentari o che fa molta
attenzione ai prodotti in sconto nei negozi.
Mamma Natuzza si esprimeva con parole
semplici che davano il senso vero alle azioni umane: “chi non
soffre e non patisce non capisce”.