martedì 30 aprile 2013

Realpolitik, la prima volta di Enrico a Berlino

Incassata la fiducia anche al senato, Enrico Letta vola a Berlino per incontrare Angela Merkel.

In conferenza stampa, Enrico elenca le priorità dell'Europa.

E sono, secondo Lui, finanza, banche, politica e crescita. Insomma per un'Europa politica solidale che non guardi solo al potere economico ma soprattutto al welfare per eliminare la sensazione sbagliata che è montata negli animi e che si è manifestata in politica con il voto dei malpancisti populisti (questo è in parole povere il succo) italiani e non solo.

Insomma, l'Enrichetto dimentica gli errori della politica nostrana che ha dato molto da fare alla magistratura e tenta di dare la colpa all'Europa della moneta unica, l'€, che ha fatto schizzare il valore degli oggetti ma ha dimezzato il potere d'acquisto delle vecchie lire e messo in ginocchio Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro, mentre l'Islanda ha fatto il referendum per uscirne senza pagare i debiti.

Angela, da parte sua, fa molti complimenti e tanti in bocca al lupo. Si dice contenta dell'Italia ma deve continuare sulla strada del pareggio di bilancio perché Europa significa tenere i conti in ordine e insieme all'austerità deve camminare la crescita, lo sviluppo, la ricerca. Mentre gli imprenditori devono implementare il lavoro e le imprese senza aspettare i finanziamenti pubblici.

Entrambi molto diplomatici nelle risposte ai giornalisti, rimangono nel vago specialmente nelle risposte date al cronista italiano che chiedeva se durante la cena serale Enrico Letta avrebbe spiegato alla Merkel dove avrebbe trovato i soldi per il rimborso dell'IMU e gli altri piccoli tagli promessi nella cerimonia d'insediamento. E alla Merkel come vedeva la formazione del governo italiano data la presenza di Berlusconi. Lei, senza nominare il leader PdL, ha dribblato dicendo che il governo italiano senz'altro saprà dare le risposte che servono all'Italia e all'Europa e che la formazione del governo è una questione interna.
Tutto sommato è stato un incontro diplomatico all'insegna del far play.

Nulla di nuovo sotto il cielo, quindi. Tranne la gitarella del nuovo premier per presentarsi ai partenrs europei che contano.

Dopo la Germania, andrà in Francia, Spagna e infine a Bruxelles. E speriamo che lì dica qualcosa di più concreto e riesca a spuntarla in merito alle tematiche che stanno a cuore a chi soffre per l'eccessivo rigore finanziario.

Martina non perdona e neanche noi

Martina: sono orgogliosa di mio padre.


E sfido io. Quale figlia o figlio non è orgoglioso del proprio padre!

Ma il punto non è questo, la cosa che fa incazzare sta nel modo in cui è trattato l’argomento.
I mass media girano il mestolo nella brodaglia della libido che si alimenta spiando dal buco della serratura gli affetti e le emotività altrui.


Certo, fa specie sapere che un uomo, un padre di famiglia, rischia l'incolumità nell'adempiere al suo lavoro. Evenienza contemplata, purtroppo, ma che può accadere e che deve essere intesa come un infortunio. Perché di questo si deve parlare. Di infortunio sul lavoro.

Per un muratore l’infortunio è dato dalla caduta di un’impalcatura o da qualche peso che gli cade sopra la testa. Insomma da qualcosa d’imprevedibile che sta in agguato.
E chi fa il carabiniere, passione a parte, perché anche il muratore è passione, sa bene che il suo rischio è quello d’imbattersi in un colpo vagante o essere vittima in qualche tafferuglio  scaturito dal disagio sociale.

Quindi, bando alle ciance, è ovvio che tutti indistintamente siamo addolorati per il brigadiere che rischia conseguenze gravi. Ma  principalmente, come italiani, siamo addolorati per il clima di tensione che esaspera padri e madri di qualsiasi ceto sociale. Lavoratrici, lavoratori, disoccupati, pensionati, studenti, sfruttati e malpagati.

Anche chi ha sparato, ed ha fatto malissimo, è stato ferito nell'animo prima e nel fisico poi, quando catturato dai carabinieri, nella voga della colluttazione è stato immobilizzato a terra.

Ma, ripeto, le ferite fisiche si curano e spesso passano. Diverse, sono le ferite interne, causate dall'ignavia di chi dovrebbe gestire il buon andamento della cosa pubblica piuttosto che giocarci fino a trasformarli in privilegi per sé o per una porzione di banderuoli che assediano le istituzioni.


lunedì 29 aprile 2013

Vediamo se faranno ridere pure l'Italia

La politica ha fatto un lifting.

 
"ma che c'avranno da sorridere"
Dopo innumerevoli giri di valzer, i miglior perdenti hanno piazzato dei volti noti ma giovani nel governo di Enrico Letta.
È un bel minestrone variegato: PD, PdL, partito di Monti e associati, radicali e qualche tecnico cooptato per pacificare qualcuno.

Sel e Lega si dicono all'opposizione ma anche loro presiedono importanti commissioni istituzionali.

Gli unici che si sono autoesclusi i “cittadini” parlamentari del M5S. sì, amano definirsi “cittadini” piuttosto che onorevoli. A me personalmente ‘sta cosa fa ridere! Ma a ben pensarci, dopo tutte le porcate che si son viste, il titolo “onorevole” non è quello più appropriato. Anche se loro, i grillini, fanno riferimento alla rivoluzione francese ma senza ghigliottina.


L’agenzia di rating Moody’s ci tiene sotto controllo per verificare se le capacità del governo Letta sono apprezzati dai mercati e in sintonia con le riforme strutturali fin ora portati avanti da Monti  e compagni. Ovviamente per compagni s’intendono i partiti che lo hanno appoggiato: PD e PDL per primi.

In proposito è giusto ricordare che il PDL, trovandosi in una situazione difficilissima a causa delle omissioni targate governo Berlusconi, ha ritenuto di dover cedere il passo al governo tecnico di Monti. A lui, Monti, il compito delle manovre impopolari che i partiti non avevano il coraggio di fare. E fin qui va bene!

Purtroppo, per noi cittadini, le manovre sono state tutte un taglio netto che andavano ad allargare le ferite sanguinolente delle già misere tartassate finanze familiari.

Il pareggio di bilancio ha sfottuto dipendenti, pensionati e poveri afflitti senza tutele. Ed ora, al nuovo, giovane Governo Letta Enrico, il compito di porre un po’ di equità sociale.
Perché, se non ci sono soldi in tasca degli italiani non  c’è neppure crescita sociale.

domenica 28 aprile 2013

Due Uomini a terra, un Popolo a terra!


Uno, 50 anni, carabiniere. L’altro, un civile, disoccupato disperato.

aore12
Le prime notizie, date a caldo dai giornalisti, descrivono l’azione insulsa di un pazzo che si è scagliato contro il cordone dei carabinieri impegnati a mantenere l’ordine nella piazza antistante palazzo Chigi dove sonno radunati i nuovi nominati per giurare davanti al presidente della repubblica Giorgio Napoletano, rinominato pure Lui dalla classe inetta che assedia gli organi istituzionali Repubblicani.

Due uomini a terra. Entrambi figli del popolo. Il primo a cadere è il carabiniere che per poco più di milleduecento euro al mese rischia la vita tutti i giorni per il Giuramento prestato all'Italia.
Il secondo, l’attentatore, è un muratore disoccupato, che ha perso il lavoro, la moglie e il figlio. Costretto dalla necessità economica a fare ritorno nella sua terra e vivere con la famiglia d’origine.

aore12E poi l’imprevisto(?) sale sul treno, con in tasca una 7,65 con la matricola cancellata, destinazione Roma.

Piazza Colonna, ore 12,45. due uomini a terra. L’uomo con la divisa da carabiniere perde sangue dal collo. Ricoverato prontamente, è in prognosi riservata perché il proiettile ha leso qualcosa d’importante della colonna vertebrale.

L’attentatore, ben vestito, come lo descrivono le agenzie è immobilizzato a pancia in giù, bloccato dai carabinieri e perde sangue dalla nuca, anche la mano destra è insanguinata.

E dentro, facce sorridenti gongolano per l’incarico ricevuto.

ROMA, SPARATORIA DAVANTI PALAZZO CHIGI

Disperato spara sui carabinieri mentre il governo Letta giura



Le prime notizie dicono che sia opera di uno squilibrato la sparatoria avvenuta davanti Palazzo Chigi mentre all'interno il governo Letta prestava giuramento.

carabiniere ferito al collo
È un uomo di 46 anni affetto da turbe psichiche, Luigi Preiti, originario del reggino calabrese, ben vestito e mischiato tra la folla, spara verso i carabinieri di presidio nella piazza e ne ferisce due. Uno più grave, al collo e uno alla gamba. Anche una passante è rimasta colpita da uno dei sette proiettili esplosi dal presunto pazzo.

Questi brevemente i fatti.

Un pazzo lucido. Che si è saputo destreggiare tra la folla di curiosi assiepata in piazza per assister al passaggio dei nuovi ministri.

luigi preiti immobilizzato
Ma sarà davvero l'azione spontanea e isolata di uno squilibrato?

Infatti, la smentita arriva direttamente dal fratello Arcangelo

 “Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente... Ora sento queste notizie e mi crolla tutto addosso... - ha detto all'agenzia di stampa Adnkronos - Lui viveva a Predosa, poco lontano da me. Ha perso il lavoro e si è separato dalla moglie, è padre... Problemi psichici? No, no... Da 49 anni a questa parte no...», ribadisce Arcangelo Preiti. “Dopo aver perso il lavoro è tornato in Calabria a vivere con i miei genitori, non lo vedo e non lo sento da agosto. Mio fratello non è né squilibrato né terrorista. Si stanno raccontando tante cose non vere. Io non sento mio fratello da agosto, ma lui è sempre stata una persona normalissima”.

sabato 27 aprile 2013

Letta fa il Governo e Grillo s'incazza

Senz’altro, quanto sto per scrivere farà incazzare ancora di più Grillo e i grillini. Ma la mia intenzione non è questa. Bensì ripetere che quanto accaduto è la conseguenza dei ripetuti no alle proposte fatte da Bersani e Letta ai rappresentanti a cinque stelle.

Certo non fa una piega e non si può contestare chi dice di sentirsi tradito dal PD per aver fatto un governo con il PdL.
 All'interno del nuovo esecutivo ci sono giovani esponenti dei vecchi partiti politici con qualche vecchio nome tipo Alfano, Lupi, Cancellieri e altri nomi non tanto nuovi.
questo governo è quasi la riedizione dei 10 saggi di Napolitano che di saggio non hanno portato niente se non le solite prese di posizione degli schieramenti politici.



Che abbiano l'accortezza di guardare attentamente nelle basse sfere sociali e adottino un poco di buon senso nel distribuire il debito nazionale.

Adesso Grillo grida allo scandalo per essere stato messo alla porta. Ma perché ci voleva un veggente per capire che la sua linea lo avrebbe portato fuori dai giochi?

Caro Beppe, in democrazia il sistema si cambia dall'interno Ora è inutile che scrivi e urli che hanno trattato gli elettori e il M5S come dei coglioni.

giovedì 25 aprile 2013

OKNOtizie fa le bizze

Che sta succedendo su OKNOtizie?

È da ieri che tento di postare una notizia ma è impossibile accedere.
Ho controllato e ricontrollato password e codici ma la riposta della pagina di OK Notizie è sempre la stessa: codice di sicurezza errato. Si prega di riprovare.

Una forma sottile di censura oppure mi si è abbassata la vista?
Non saprei, però...

 a me non sembra....

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