lunedì 16 aprile 2012

Esodati, lavoratori vittime della finanza creativa

L'esodo dalle grandi fabbriche inizia con l'accordo sulla mobilità tra Stato aziende sindacato negli anni novanta e fu applicato laddove c'erano lavoratori in esubero. Le aziende col beneplacito dello Stato accompagnavano i lavoratori, con oltre 55 anni di età e 30 circa di contributi versati, alla pensione, aiutandoli con un assegno mensile pari all'ottanta % circa del salario fino al raggiungimento dell'età pensionabile prevista per legge, mentre chi non aveva raggiunto i requisiti era a disposizione del mercato del lavoro come lavoratore in mobilità socialmente utile.
Questo per sommi capi l'accordo sindacale che precede il cancro sociale definito esodo dal mondo del lavoro.

Oggi la finanza dei ricchi e potenti del mondo scrive una verità di parte sullo stato sociale e sul diritto alla sopravvivenza: quella del forte che mangia il debole! Perché a pagare sono ancora una volta i dipendenti e mai gli ammiragli che non hanno saputo guidare le imprese le fabbriche gli uffici e i ministeri.

Lassismo, incapacità, ubriacatura sociale dovuta ai miraggi sparati a raffica per vendere i prodotti effimeri del consumismo postbellico?

Inutile intraprendere voli pindarici sui fenomeni che hanno causato i danni attuali e trovare spiegazioni al fenomeno! Urge trovare una quadratura del cerchio meno dolorosa noi topi di laboratorio che abbiamo prestato il fianco al benessere voluttuoso, alle rate per la casetta al mare o in montagna, la macchina e prima ancora la lavabiancheria al frigorifero e per la televisione.

domenica 15 aprile 2012

Nichy Vendola l'antipolitica di Grillo e la paura dei politici

Nell'intervista di Maria Latella, Nichy Vendola così risponde alla giornalista in merito al movimento 5 stelle di Beppe Grillo:

“Il rischio è che i voti della Lega vadano nel fiume sporco dell’antipolitica. Il rischio è che come nelle più brutte stagioni della nostra storia possa prevalere il peggio. Grillo è un fenomeno di populismo che non ha caratteristiche di prospettiva da offrire al Paese.” Così il governatore pugliese e presidente di Sel, Nichi Vendola, commenta a SkyTG24 i sondaggi favorevoli al Movimento 5 Stelle. “Il nostro problema è ricostruire la democrazia” – aggiunge Vendola – “il Movimento 5 Stelle è un fenomeno di populismo, io considero il populismo un nemico. Quando negli anni ’30 è crollata la democrazia, il populismo ha fatto nascere un’avventura drammatica”

bene, diamo per scontato che ciò che dice Nicky è giusto ma in tutto questo tempo il mondo della politica cosa ha fatto per evitare che la gente si rompesse i coglioni?
Si può dire o anche questa esternazione è sintomo di un populismo figlio di quell'antipolitica che fa paura ai professionisti della politica? Gli stessi che hanno portato l'Italia allo sfascio completo e che lascia i deboli col culo per terra mentre continua a reggere il moccolo ai partiti che nonostante le porcate combinate ai danni della collettività continua a mantenere privilegi e posto fisso?

Così, tanto per rinfrescare la memoria, in Calabria e non solo, i cittadini sono vittime sacrificali della casta. Una classe dirigente che del clientelismo fa strumento di potere. Ma inutile ripetere quanto già noto! Sarebbe utile, invece, conoscere i sacrifici o la solidarietà effettiva che questa gente è disposta a fare per superare la crisi e evitare che altri disperati si suicidano per la vergogna di non poter pagare le tasse imposte dai governi che antepongono freddamente i fattori economici alla dignità degli uomini.

Dignità calpestata dalle gestioni allegre degli Istituti Pubblici da parte dei nominati che hanno arricchito alcuni e impoverito il Paese.

Certo Beppe Grillo non ha la finezza culturale e politica di Niky Vendola, d'altronde lui è un comico! Un comico incazzato come i cittadini stufi di questo andazzo!

Già la cattiva politica ha portato Mario Monti e i prof al governo, quando 'sti signori che ricevono regali e soldi pubblici capiranno che il Paese non li vuole più vedere?

Abramo e Tripodi, IMU, pensieri opposti

Classe 1978! nome: Michele Tripodi. Attività: sindaco di Polistena, Rc.


POLISTENA??? quel paesino della Piana di Gioia Tauro a circa 70 km a sud-est di Catanzaro e circa 50 km a nord-est di Reggio Calabria che sta alle pendici dell'Aspromonte?

NOOOOO! NON CI POSSO CREDERE!!! come fa a mettere l''IMU allo zero virgola 2 e esentare le famiglie a basso reddito quando per Sergio Abramo, se sarà eletto, dovrà per forza essere pagata con l'aliquota più alta? (lo ha detto lui in televisione!)


sabato 14 aprile 2012

D'alema su Scalzo a Catanzaro

Salvatore Scalzo

nell'incontro con i simpatizzanti di Scalzo, nell'auditorium Casalinuovo del liceo Galluppi di Catanzaro, davanti a una platea attenta, D'Alema dice: Oggi Scalzo può vincere!

Peccato che le elezioni siano fissate per il sei e sette maggio,. :-)).

Battute a parte ci vorrebbe davvero una ventata d'aria nuova nelle stanze di palazzo De Nobili!

Un'aria primaverile ossigenata da buoni propositi che faccia germogliare progetti mirati a innalzare la qualità della vita e porre le risorse ambientali al servizio dei cittadini.

il bigottismo di facebook

Le contraddizioni di facebook.



Facebook è la piazza del web più conosciuta tra ragazzi imprenditori piazzisti gente sola che vuole socializzare o trovare l'anima gemella oppure cercare persone con affinità elettive in comune.

L'iniziale intuizione di Mark Zuckerberger e dei suoi amici di college di mettere in rete qualcosa che tenesse in contatto gli studenti di Harvard si è evoluta ed ora raggiunge un numero di utenti secondo solo a google. È quotato in borsa!

Inutile fare ricerche e analisi sociologiche per spiegare il successo della piattaforma, la lasciamo agli esperti. Però, da utente, mi sembra una presa per il culo la restrizione larvata di legge sulla privacy. Senza dubbio qualche utente non vuole essere disturbato dagli sconosciuti ed è giusto che i gestori del social tutelino la privacy anche perché da queste attenzioni provengono i guadagni stratosferici che hanno imposto facebook nel marketing mondiale. Ma la socializzazione, appunto, dove la mettiamo?

Come spiegare altrimenti quegli account doppi e tripli che si pavoneggiano nel conteggiare migliaia di "amici"?
Non è certamente paragonabile allo stalking una richiesta d'amicizia che presuppone interessi comuni tra sconosciuti.


venerdì 13 aprile 2012

con il sindaco Lanzetta dalla parte della legalità

Quasi tutti gli esponenti dei partiti e delle istituzioni nonché personaggi della cultura si sono sentiti in dovere di essere a fianco della dottoressa Maria Carmela Lanzetta sindaco di Monasterace da qualche tempo sotto la mira della 'ndrangheta. Dopo varie pressioni intimidazioni e attentati la dottoressa decide di dimettersi dalla carica di sindaco. ma ecco la svolta, lo scatto civico che fa anteporre alla donna madre di famiglia il bene comune della collettività monasteracese alle paure e persino alla tranquillità sacrosanta che dovrebbe regnare nelle case, dopo una assennata riflessione la sindaco ritira le dimissioni! E proprio ieri mentre lei presenziava una conferenza stampa con il segretario del PD Pierluigi Bersani, riceve una telefonata dal marito che la rende partecipe dell'arrivo di una lettera minatoria. Minacce rivolte a le ai suoi familiari: ai suoi figli! E neanche questa volta ha ceduto!
Solidarietà doverosa a parte, che può, sì, dimostrare solidarietà e fortificare emotivamente la Lanzetta e la sua famiglia, c'è da chiedersi: quali interessi ha toccato e a quale famiglia 'ndranghetista, se di 'ndrangheta si tratta, ha pestato i piedi?
Un dato sembra essere certo:
La signora Lanzetta prima di assumere la carica di sindaco risulta essere stata una farmacista stimata e benvoluta da tutti a Monasterace.
Viene da sé che tutto il male che le sta cadendo addosso dipende esclusivamente dall'avere operato secondo i criteri e i poteri conferitegli dalla legge nell'espletare il ruolo di sindaco. È altrettanto ovvio, quindi, che al di là delle solidarietà di rito, lo Stato si faccia carico del problema 'ndrangheta o malavita come dir si voglia, ed estirpare il cancro sociale che ammorba e rovina l'immagine della Calabria con i mezzi consoni al caso.
Noi calabresi siamo stufi di essere associati dai media alla malavita e non alle bellezze della Calabria!

Evan Penny scultore iperrealista geniale?

Camminando per la città un manifesto pubblicitario cattura la mia attenzione, e questo, dal punto di vista del marketing è importante!, mi avvicino per osservare meglio e capire di che si tratta.
Altri manifesti attaccati sopra lasciano trasparire qualche lettera, mezzo viso schiacciato e deformato dalla lente degli effetti speciali.
È senza dubbio un ritratto, penso.

Più tardi sul giornale un articolo mi svela l'arcano: “al marca di Catanzaro il genio di Evan Penny”.

40 sculture lavorate in digitale e poi terminati con la minuzia del particolare, forse sintomo di una psicosi latente nell'uomo che cercava il perfetto nell'imperfetto o forse la sindrome feticista di certa cultura che evince nei particolari, in questo caso i capelli e i peli del corpo, il passaggio del tempo sulle teste.

aore12Iperrealismo distorto quello di Evan Penny, artista sudafricano residente in Canada che fa parte della scuderia Sperone Westwater di New York insieme ad altri artisti delle ultime tendenze come Andy Warhola, Moore, Accardi, Boetti, Fontana, Manzoni, tanto per ricordarne alcuni, ed è opportuno ricordare anche l'operato di questi ultimi, condensabile in contestazione e sovversione delle poetiche del '900. Hanno dissacrato e sovvertito il concetto che l'opinione pubblica e alcuni addetti ai lavori avevano dell'arte e dell'operazione artistica. Erano andati oltre all'oggetto in sé e alle sue forme; oltre l'impatto emotivo.

Evan Penny realizza figure umane; in alcuni casi sono assimilabili ai prodotti cari agli iperrealisti, maniacalmente più reali della realtà; in altri sembrano frutto della memoria e della percezione soggettivizzata come se li vedesse da dietro lenti ottiche deformanti.

Penny adopera le tecniche digitali per realizzare i suoi lavori e in seguito aggiunge i particolari con precisione maniacale.
creta, gomma e silicone dipinti e trattati con gli stessi effetti speciali dello spettacolo quali borse sotto gli occhi per evidenziare le occhiaie, rughe, capelli, persino gli abiti fa realizzare su misura. Un lavoro che richiede molto tempo e pazienza.
Penny lavora anche per il cinema e si occupa degli effetti speciali visto l’uso che fa di creta e silicone.
aore12

Ecco un modo semplice per diffondere la cultura della disinformazione e contrabbandare i linguaggi kitsch della cultura americana contemporanea in linguaggi alti pregnanti di poetica visionaria.
Cosa dovrebbe trasmettere la mania ossessiva di Penny ai visitatori?
Se per un attimo paragoniamo il suo lavoro alla statuaria greca (vedi bronzi di Riace, IV, Vsec.a.c.)  questa, sì, priva delle tecniche digitali di ultima generazione ma ricca di fascino e artigianalità creativa storica in grado di sbalordire i visitatori del museo reggino, verrebbe da rispondere che non ci cambia o amplia nessun orizzonte. Lavori banali, intellettivamente poco apprezzabili, anche se faranno nascere negli ingenui qualche esclamazione di meraviglia. Ma non è la sensazione epidermica, l'imprevisto che trasforma in linguaggio alto la mediocrità dozzinale di una presunta arte definita pop.

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bronzi di Riace, guerriero A e B

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