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venerdì 2 aprile 2021

A George Floyd, Stefano Cucchi, nuovi Cristo in croce

L'inviato rai dagli USA annuncia la visione di alcune scene violente ai danni di George Floyd l'afroamericano morto in seguito al fermo della polizia. E ne sconsiglia la visione a un pubblico sensibile.

Le nuove scene messe a testimonianza della morte fanno rabbrividire. È un po' come rivedere le foto del volto martoriato di Stefano Cucchi morto anche lui in carcere dopo i maltrattamenti e i pestaggi delle bestie vestite coi panni delle istituzioni. E quando il male indossa la divisa è ancora più orrendo. Le sue azioni sono orrende! Quando si accanisce contro i deboli indifesi.

Aveva ragione l'inviato Di Bella nel suggerire di non guardare le immagini. Lasciano sgomenti! Leggere la paura e sentire le preghiere di un uomo alto 2 metri, sentirgli dire: dite ai miei figli che li amo, non ci sono aggettivi adeguati per esprimere la brutalità bestiale subita da quell'omone morto per causa del terrore che in quel momento ha armato il ginocchio che l'immobilizzava dell'uomo in divisa che, sordo alle invocazioni d'aiuto, non mollava la presa.

Davanti alla morte indotta non ci sono scusanti per gli uomini che la provocano!

Inutile fare l'analisi a priori. Il giudizio degli uomini può infliggere l'ergastolo ma non riporta in vita nessuna vittima.



venerdì 29 maggio 2020

Aspetti dell'ovvio al tempo del covid19

Gli esperti dicono che il virus covid-19 ha perso carica, è mutato e si è indebolito. Non è micidiale come nella fase 1. Ancora non sanno darci spiegazioni in merito e perché abbia attenuato la carica mortale. Al momento sembra essersi ridotto il tasso di mortalità dei contaggiati e del contaggio a quasi un semplice raffreddore stagionale. Così dicono!

Suppongono, sempre gli esperti, che la mutazione sia dovuta al caldo e all'uso delle mascherine. Boh...
Non so a voi ma a me succede sempre, dopo avere indossato la mascherina intonsa nella confezione sanificata, altrimenti non mi è consentito usare alcune esigenze sociali per approvvigionamenti, che si irriti la gola. Il fastidioso effetto mi perseguita per un bel po' di tempo.

Intanto i dirigenti nazionali e locali pensano a come rilanciare l'economia e a mantenere alto l'allarme contro il nuovo flagello.

Le notizie si rincorrono. Da ogni angolo del mondo arrivano notiziari più o meno allarmanti. Quasi tutte le notizie hanno un minimo di catastrofismo, altrimenti non tengono desta l'attenzione degli utenti.
Dalla euforica versione trumpiana contro i nemici cinesi, associata alla misura che anticipa di voler adottare nei confronti della piattaforma social di twitter colpevole di avere censurato alcuni suoi messaggi, un po' eccessivi nella forma secondo i dettami sociali, questa la motivazione di twitter, e spostando l'attenzione qui da noi, in Europa, la strategia non si discosta affatto.
Per tenere desta l'attenzione del branco c'è bisogno di un nemico. Un nemico da dare in pasto all'opinione pubblica: virus o persone; razze e metodi di combattimento: terrorismi da riscaldare!, psicologici, inventati, manipolati!

Sembra che la pandemia e le relative disfunzioni create dagli eventi connessi, in cui, l'uomo, col suo pensiero alimentato dall'ego e la sua brama di possesso che lo rende in assoluto artefice di ogni sfacelo sociale, non sia bastato.
I gruppi d potere hanno cancellato le paure e le logiche spartitorie che hanno messo la sanità pubblica in ginocchio. Non parlano più di welfare. Di giustizia sociale. Di esigenze sociali che accomunano tutti.
Loro, i saggi, conoscono e comprendono i meccanismi del gregge; sanno come pilotarlo. Come rabbonirlo. Tenerlo caldo. Con la paura dell'uomo nero, del babbauh.

venerdì 15 maggio 2020

Catanzaro, quartiere corvo, la storia si ripete con qualche incidente

L'urlo della sirena annuncia l'arrivo dei soccorsi. L'ambulanza si ferma. I sanitari prestano i primi soccorsi all'anziana donna che è inciampata ad un mattone sconnesso del marciappiede che costeggia via magenta.

le macchie di sangue, uscito copioso, imbrattano il marciappiede.
Sembrano schizzi di vernice. 


Questo episodio è accaduto ieri: racconta una signora.
La giornata era buona. Il sole di primavera invogliava a fare due passi sotto casa. I pini danno ossigeno e rilassano la vista. Gli alberi sono cresciuti insieme al quartiere e nel tempo hanno messo radici forti che hanno fatto saltare la pavimentazione urbana. Qualcuno ha potato alla meno peggio alcuni rami che avviluppavano il traliccio dell'enel. L'erba, però, è alta! I gatti si acquattano tra i cespugli e a olte fanno paura. Ma c'è anche una nuova visita: cinghiali! ne ho visto uno enorme l'altra mattina!

Pecore e mucche al pascolo tra le vicine colline. Qualche rettile che si nutre di topi, e questi non ce li facciamo mancare neanche!

Colpa della chiusura imposta dal dpcm Conte?
Ma forse anche no! Visto che la storia si ripresenta puntuale ad ogni stagione.

martedì 31 marzo 2020

Tra il dire e il non dire

La televisione, il mezzo di comunicazione massivo unilaterale, riversa nelle case notizie e pensieri, reportage, documentari e documenti di attualità, storia, cultura e costumi da tutti i punti cardinali della terra.
Notizie valide e meno valide che rasentano la spazzatura mentale. Vere o false. Sta a noi sapere discernere e trarre le giuste conseguenze.

In questi giorni che siamo costretti a casa siamo diventati timorosi e deboli cavie da laboratorio, tolti gli altri impegni, tra una lettura e qualche altro svago che si può attuare dentro le mura domestiche, la maggior parte di noi subissati da certezze scientifiche ancora da testare. Ipotetiche cure vomitate dagli schermi, da perfetti videoti li assorbiamo senza potere replicare: siamo video dipendenti. E il telecomando è la nostra arma di difesa!

Anche se si rischia di cadere dalla padella nella brace, e rispettando le volontà dei conviventi. O si cambia canale o si spegne la tivvù.

E i numeri relativi ai contagiati e ai potenziali untori si devono pubblicare? È positivo allarmare ancora di più e rendere instabile la già precaria situazione sociale?


“Ecco, io ho 20.000,,,3000 ,,,7590... ecco questo bollettino di guerra tra infettati, tamponati, guariti o in isolamento che i nostri media danno continuamente in altri posti non si fa.”. Così Zaia, il governatore del Veneto.
E meno male che l'introduzione del governatore sembrava andare nella direzione opposta.

Basta! Black out. Click.

lunedì 10 febbraio 2020

A proposito di notizie e giornalisti rai

Cari giornalisti, niente di personale ma, credo sia diventato indispensabile, non per tutti, per alcuni in particolare che si cimentano a leggere le notizie regionali è assolutamente necessaria qualche lezione di dizione. correggere suoni e fonemi è ormai improcrastinabile per chi intende  intraprendere la carriera giornalistica... un corso di rieducazione fonetica; un corso di dizione và. Perché tra cadenze dialettali, decisamente caratterizzate dalla forte connotazione natia dello speaker, e le parole biascicate di altri lettori del tg regionale non si capisce granché di quanto succede in regione. 

Riguarda invece la testata al completo il suggerimento spassionato per implementare una programmazione capillare che dia contezza ai calabresi delle notizie riguardanti il territorio nell'accezione totalizzante del termine.


Quindi la divulgazione spassionata di notizie di cultura non necessariamente sponsorizzate da notabili consacrati.
Nonché Spettacoli tirati su con passione e professionalità da enti, associazioni autonome, privati che spaziano dal teatro alla musica, dalle esposizioni d'arte pittorica alle esibizioni canore..
Insomma dare visibilità alle realtà impegnate nel sociale per divulgare la cultura principalmente tra i giovani.
Divulgare, dare visibilità agli sforzi, premiare le professionalità delle
Associazioni e/o dei privati che mettono cuore e energie nelle più disparate “passioni” del variegato pianeta della cultura.
Persone che, col loro fare, aggiungono un piccolo ma significativo tassello per la sana crescita collettiva. Formatori atipici che spesso sono lasciate sole e ignorate anche dall'informazione locale.

Altrimenti che servizio pubblico è?

martedì 3 aprile 2018

social e fake news

Realtà fittizie.


Stare sempre connessi non fa bene. Il mondo virtuale ha delle realtà che vanno bene solo nelle piattaforme. Lì ognuno crea il suo mondo addobbandolo con regole e ninnoli su misura. È un po' come in politica dove chiunque dice e fa tutto e il contrario di tutto e dove i più scaltri che sanno come uscire dagli angoli minati la fanno da padroni.

Essere leader in una piattaforma social è semplice. Basta non dire e fare quello che gli altri iscritti non vogliono sentirsi dire. Sono importanti i “mi piace” anche quando non piacciono. Cliccare sempre sui commenti e postare una faccina sorridente o un cuoricino, sempre. E non avventurarsi in analisi “costruttive” perché verrebbero fraintese.

L'invidia è ben dissimulata. I cattivi maestri scrivono le loro verità in privato per pugnalare e annientare nemici e concorrenti.

La cultura rende liberi! Ma questa che stiamo vivendo in internet non è lontanamente paragonabile alla cultura alta che eleva le menti e non può nemmeno essere accantonata con semplicità etichettandola come “spazzatura mediatica”.

È un fenomeno deleterio, quanto sta accadendo. E nessuno può mettere toppe o pezze per giustificarne l'effetto.

Alcuni scrivono sui blog convincimenti personali suffragati dagli studi allo scopo di migliorarne il mezzo ed elevarlo a prodotto propositivo. Ma sono perdenti. Le fake news hanno più fascino.

sabato 20 gennaio 2018

Tasse, necessarie giuste o no ?

Oneri di sistema.


Ci sono quasi quaranta euro di oneri di sistema. Qualsiasi contratto faccia questi li deve pagare! Risponde con garbo l'impiegata dell'enel. E a nulla vale la mia replica: “guardi che la casa non è vissuta. È una casetta al mare...”.
Cosa sono questi oneri di sistema? Chiedo.
Sono delle imposte per l'energia alternativa. L'eolico e il solare. Risponde garbatamente l'impiegata.
Insomma non c'è niente da fare. Queste settanta euro a bimestre devono essere pagate! D'altronde è una residenza secondaria...
Già, una seconda casa!
Ma ma possibile che non ci sia alternativa? A me sembra un abuso. Un mettere le mani in tasca dei contribuenti data anche la crisi che attanaglia le famiglie.
No! l'unica alternativa sarebbe quella di fare la disdetta a fine estate e riattivare l'utenza al momento in cui si riutilizza la casa. Risparmia 250 € circa. ...
Io facci così. Dice una signora in sala d'attesa che ha assistito al colloquio.

Assurdo!

venerdì 10 novembre 2017

Una richiesta sfacciata

Tracotanza.

Gesti decisi e aria inflessibile. Il parcheggiatore indica con la mano destra i movimenti da fare all'autista. Il gesto secco indica la fine della manovra. Piove. L'automobilista scende dalla macchina. Apre l'ombrello e porge qualche moneta all'extracomunitario. Lascia la macchina in divieto di sosta e si avvia in direzione dell'ospedale Pugliese-Ciaccio del capoluogo calabrese.
Più avanti c'è un posto delimitato dalla striscia bianca ma ben custodito da un uomo di colore. Passo oltre. Non per timore o per questioni razziali. Ma perché non mi va di questionare dalla mattina.
Giro tra le vie adiacenti. Tutte assediate e sotto la tutela degli abusivi.
Zona stadio e ospedale sono di nuovo in mano a gente dubbia.

Piove. L'inclemenza del tempo e la necessità di arrivare al ticket al più presto inducono a parcheggiare comunque.
L'uomo che si avvicina nonostante il sorriso è poco rassicurante.
Dopo. Gli dico. Quando torno. Per tutta risposta
mi lancia una occhiataccia che non lascia presagire niente di buono dicendomi:
No no adesso io mangiare dammi euro se no via! libera posto...

giovedì 9 novembre 2017

Aiuto

Le tante facce della Calabria.


Tra le tante vicende che si snocciolano in Calabria, tra 'ndrangheta e malaffare, la politica autoreferenziale e ossequiosa è la più odiosa.

Le notizie cattive, quelle che fanno salire magoni in gola e rabbia, non sono poche. E quasi tutte determinate dalla cattivissima gestione della cosa pubblica, cioè dalla regione calabria.
Molti puntano il dito accusatore contro dirigenti politici e amministrativi. Li accusano di lassismo e incapacità.

L'accusa più cruda e senza giri di parole la lancia Grazioso Manno presidente delle bonifiche catanzaresi che chiede alla politica da diverso tempo la ripresa dei lavori della diga del Melito. Un'altra, ancora più drammatica corredata da immagini shock è legata alle case residenziali per anziani e disabili: dipendenti senza stipendio da diversi mesi privati dalla dignità di lavoratori e genitori senza soldi che non possono comprare il pane e mandare i figli a scuola.

E poi c'è la Calabria che inaugura nuove sedi di fondazioni e dona diplomi ad ambasciatori a uomini e donne illustri per divulgare oltre confini le eccellenze.

Dicotomie irriverenti. Benessere e povertà!
I dirigenti calabresi hanno perso di vista la realtà. Non conoscono la guerra quotidiana di mamme e padri costretti alla fame da scelte scellerate.

La dirigente di una casa di cura per anziani accusa la gestione Scopelliti e denuncia la mancata erogazione da parte regionale di diversi anni di contributi economici dovuti ma mai ricevuti dalla struttura. Sofferenza economica che ha indotto i vertici aziendali a non pagare i dipendenti per mantenere gli ospiti- inutile entrare nei particolari. In linea di massima è evidente che in Calabria si cammina a due velocità

mercoledì 8 novembre 2017

Alleanze

In Sicilia ha vinto la destra.

Musumeci è presidente!

Dietro le elezioni siciliane sembra esistere un laboratorio politico e tra gli alambicchi gli scolari ben educati vestono grembiulini con tanto di sponsor: lega nord, guidata da Salvini, fratelli d'italia capitanata da Meloni e tanti altri partitelli chiamati da Silvio Berlusconi a dimostrazione che la destra unita può governare l'Italia e sconfiggere la sinistra litigiosa.

L'esperimento è riuscito! Anche grazie alla poca memoria dei votanti. Alla dimenticanza dei governi precedenti e alla assurda discesa della lega in Sicilia.
E gli editti di Bossi Maroni Borghezio& c. che fine hanno fatto? E le strategie?

Davvero che la lega di Salvini non voglia più staccarsi dal resto d'Italia e tenere per sé i vantaggi economici e sociali ottenuti nel tempo dalle politiche nazionali che nel territorio padano hanno trasferito risorse?

Comunque sia il laboratorio ha dimostrato che sì, si può raggiungere l'obiettivo. Basta non litigare subito e aspettare i tempi giusti per presentare il conto.

giovedì 2 novembre 2017

Equo compenso, pensioni e vitalizi alla casta

Calabria, i malati proteggono i sani.

Nel giorno in cui la deputazione nazionale incontra i sindacati (poco credibili) per decidere di erogare le pensioni in sintonia con l'aspettativa di vita non c'è cosa migliore dal punto di vista masochistico navigare tra le pagine della regione Calabria e sguazzare tra i vitalizi degli ex consiglieri regionali. Vitalizi maturati in poche legislature e senza aspettare che siano decrepiti prescindendo dai contributi versati. Sarà forse una casta? Saranno da considerare privilegi?

Certo, se tutti avessero servito i cittadini davvero, questi soldi sarebbero benedetti.
Ma, anche al lordo, tutti questi € i calabresi se li possono solo sognare! mentre invece devono continuare a lottare giorno dopo giorno per onorare le scadenze e procurarsi pranzo e cena. Problemi che loro, la classe dirigente, non ha e forse neanche immagina che possano esistere.
 Eppure sono ancora lì a intascare ogni fine mese senza vergogna i vitalizi che gravano sulle spalle dei contribuenti calabresi.
I fatti dimostrano che hanno lavorato male, deciso e legiferato peggio. Ciononostante non tagliano ma incassano i vitalizi come se avessero fatto chissà quali fatiche per fare crescere la regione.

Ideologicamente sono per il giusto compenso. Anzi! Proprio per questo prendo in prestito l'elenco dei consiglieri che hanno governato nei differenti ruoli la regione Calabria che ancora percepiscono in prima persona il frutto amaro del soldo poco sudato e tralascio per pietà cristiana i familiari beneficiari dell'assegno di reversibilità.
Di seguito:

Cognome, Nome e Vitalizio lordo al 02, 10, 2017 dei nostri stimati politici che si sono susseguiti nei centri di potere regionale:

ABRAMO SERGIO € 2.845,45
ACCROGLIANO' GIUSEPPE € 5.011,03
ADAMO NICOLA € 7.490,33
ALGIERI ARMANDO € 4.697,85
ALOI FORTUNATO € 3.854,64
ALOISE GIUSEPPE € 3.975,09
AMATO PIETRO € 6.085,89
AMENDOLA FRANCESCO € 4.818,30
ARAGONA DOMENICO € 3.661,91

BAGARANI MASSIMO € 2.136,05
BASILEDOMENICOANTONIO € 3.661,91
BASILEMADDALENA € 3.854,64
BORRELLOANTONIO € 7.709,28
BOVA DOMENICO FRANCESCO MARIA € 3.661,91
BOVA GIUSEPPE € 7.490,33
BRUNETTI MARIO € 3.854,64
BRUNI OTTAVIOGAETANO € 3.745,16
BRUNOPAOLO € 5.950,60

CALIGIURI BATTISTA € 2.955,90
CALIGIURI ENZO € 3.469,17
CAMO GIUSEPPE € 7.420,18
CAPORALE MARIA GRAZIA € 3.276,44
CAPUTO GIUSEPPE € 3.745,16
CARCI GRECO ERMANNA € 2.890,98
CASALINUOVO MARIO € 5.781,96
CAVALIERE GUSTAVO € 2.188,43
CERSOSIMO DOMENICO € 3.661,91
CHIAPPETTA GIANPAOLO € 6.175,78
CHIARAVALLOTI GIUSEPPE € 3.854,64
CHIARELLA EGIDIO € 5.963,12
CHIEFFALLO LEOPOLDO € 4.818,30
CHIRIANO ROSARIO € 6.417,98
CHIZZONITI AURELIO € 4.681,46
CIRILLO LUIGI € 2.890,98
CORTESE FRANCO € 2.890,98
COVELLO FRANCESCO € 3.613,72
CRISTOFARO GIUSEPPE € 4.697,85

DELUCA FRANCESCO € 5.637,41
DEMASI EMILIO € 3.745,16
DERANGO RAFFAELE € 2.890,98
DESANTIS FRANCOSAVERIO € 6.263,79
DI NITTO ANIELLO € 4.336,48
DIMA GIOVANNI € 6.582,13
DONATO ANGELO € 7.709,28
DONNICI BENIAMINO € 3.613,72
FALCONEVINCENZO € 3.214,52
FAVA ANTONINO € 3.854,64
FEDELELUIGI € 7.490,33
FERAUDOMAURIZIO € 2.808,88
FILIPPELLI NICODEMO € 3.854,64
FITTANTECOSTANTINO € 5.348,32
FRANCHINOMARIO € 3.745,16
FRASCA' CARMELA € 3.854,63
FRENOFRANCESCA A. € 1.945,27
FUDA PIETRO € 4.818,30
FUNAROERNESTO € 4.697,85

GAGLIARDI MARIOALBINO € 3.854,64
GALLODIONISIO € 5.324,22
GEMELLI VITALIANO € 3.854,64
GIAMBORINOPIETRO € 3.979,24
GIARDINI FERDINANDO € 7.709,28
GUAGLIARDI DAMIANO € 6.366,78

IACINOBATTISTA € 3.613,72
IELACQUA OSCARRENATO € 2.890,98
IMBALZANOCANDELORO € 3.745,16
INCARNATOLUIGI € 4.336,47
INTRIERI MARIA EMILIA € 2.890,98

LA RUPA FRANCO € 2.845,45
LAGANA' GUIDO € 7.709,23
LAUDADIOFRANCESCO € 2.890,98
LAVORATOFABIANO DECEDUTO
LEONEGIANFRANCO € 3.469,17
LOIEROAGAZIO € 6.085,89
LUZZOGIOVANNI € 3.854,64

MADEOEUGENIO € 2.890,98
MAGARO' SALVATORE € 6.085,89
MANTI LEONE € 4.697,85
MATERA FRANCESCO € 2.890,98
MEDURI LUIGI GIUSEPPE € 6.552,89
MEDURI RENATO € 7.709,28
MIRABELLI ROSARIO € 2.808,87
MIRIGLIANI RAFFAELE € 3.854,64
MISITI AURELIOSALVATORE € 3.793,93
MISTORNI GIUSEPPE € 7.709,28
MUNDOANTONIO € 5.704,87
NAPOLI GIUSEPPE € 2.919,21

NISTICO' GIUSEPPED. € 3.854,64
NUCERA GIOVANNI € 7.490,33

OLIVO ROSARIO € 6.841,99

PACENZA FRANCO € 7.208,48
PACENZA SALVATORECRISTINO € 3.581,31
PAGLIUSOGINO € 7.131,08
PAPPATERRA DOMENICO € 3.166,30
PARENTECLAUDIO € 3.745,16
PERFETTI PASQUALINO € 7.420,18
PEZZIMENTI GIUSEPPE € 3.854,64
PILIECI FRANCESCO € 3.854,64
PIRILLI UMBERTO € 3.854,64
PIRILLOMARIO € 7.505,31
PISANOVINCENZO € 3.854,64
PIZZINI ANTONIO € 3.661,91
PRINCIPESANDRO € 6.085,89
PRIOLOSTEFANO € 2.890,98
PUGLIANOFRANCESCO € 3.557,91
PUJIA CARMELO € 5.300,13
RACCOLUCIANO € 3.469,17

RANIELI MICHELE € 3.083,72
RAPPOCCIO ANTONIO € 2.996,13
REALE ITALO € 2.890,98
RENDE MARIANO € 4.697,85
RENDE PIETRO € 2.890,98
RHODIO GUIDO € 6.263,79
RIZZA DOMENICO € 6.263,79
ROMANO CARRATELLI DOMENICO € 7.709,28

SARRA ALBERTO € 7.490,33
SCARAMUZZINOANTONIO € 2.890,98
SCARPINOSERGIO € 7.709,28
SCHIFINOUBALDO € 4.697,85
SENATORERAFFAELE € 2.890,98
SERRA GIULIO € 5.149,60
SPAZIANTEVINCENZO € 3.793,93
SPRIZZI ANTONINO € 4.697,85
STANCATOSERGIO € 6.263,78
STILLITANI FRANCESCANTONIO € 6.734,23
SULLA FRANCESCO € 6.085,89

TARSITANOLUIGI € 5.950,60
TAVELLA ROSAMARIA € 5.324,23
TAVILLA FRANCESCO € 3.083,72
TESORIEREOTTAVIO € 2.986,68
TOMMASI DIEGOANTONIO € 4.377,16
TRAMONTANA SEBASTIANO € 5.011,03
TRAVERSA MICHELE € 2.845,45
TREMATERRA GINO € 4.366,83
TRIPODI MICHELANGELO € 7.323,81
TRIPODI PASQUALEMARIA € 7.265,62

VAVALA' DOMENICO € 3.854,64
VECCHIOSALVATORE € 3.854,64
VERALDI DONATO € 4.697,85
VESCIOSALVATORE € 3.083,72
VILASI GESUELE € 6.366,78

ZAVETTIERI SAVERIO € 3.854,64
ZITOANTONIO € 3.083,72
ZOCCALI SALVATORE € 2.890,98

che dire, u malatu leva u sanu! (il malato assiste e protegge chi gode ottima salute). anche a livello nazionale, non solo in Calabria.

Maneggiare con cura

È tempo di denunce.

Anche in radio ha preso piede l'onda anomala della denuncia.
La prima volta che sono stata molestata/o e o violentata/o.

Titoli che fanno il giro dei media e dei social web in cui si trova di tutto e di più. Non si sa se è uno stimolo per sentirsi protagonisti, vittime o possibilità di denunciare il lupo che alcuni hanno incontrato lungo il sentiero che dal bosco porta in città. Nella città illuminata dai riflettori mediatici che qualcuno sfrutta per mettersi in luce e godere dei 5 minuti di pubblicità.

Adesso spuntano anche le violenze gay. Che, come quelle subite dalle donne, non sono state denunciate prima ma, guarda un po', dopo avere ottenuto i favori e raggiunto l'agognato successo.
Il mondo dell'arte in generale è sputtanato.
La cultura è vittima?

Sull'onda emotiva alcuni giocano il ruolo delle vittime e, magari, quello che è stato un complimento o una pacca benevola è trasformato in molestia sessuale.
Strategia? Cattiveria? Ingenuità nel rapporto con l'altro sesso?

Non saprei che dire! Forse sarebbe opportuno osservare un attimo di silenzio e stare attenti a come si maneggiano le notizie.

Il mondo dorato del cinema e quello della televisione fanno perdere di vista la quotidiana realtà e anche noi che non ne facciamo parte a volte c'immedesimiamo. Parteggiamo per l'uno o l'altro perché li sentiamo familiari, vicini vista la quotidianità con cui vediamo le loro facce dimenticando che sono attori e che giocano ruoli differenti dai comuni mortali. Ruoli che fanno sognare e fantasticare. Personaggi divini che ci fanno evadere dalla realtà cruda e nuda.

E quando qualcuno destabilizza quel mondo da fiaba e fa cadere eroi e miti, noi, ci sentiamo traditi.

Mentre quotidianamente avvengono soprusi che passano inosservati (non che la violenza fisica e emotiva sessuale non lo siano) come lo stalking in ufficio e al lavoro in generale e persino nei condominii, tanto per citare alcuni esempi, o le decisioni politiche prese sulla pelle dei cittadini impossibilitati a contestarle ma fatte proprie dai politici che le usano strumentalmente e dai tg.

Il buon senso, come si usava un tempo non molto remoto, è stato seppellito sotto i cumuli di stupidità amplificata dalle fake news dei social-media.

Nella realtà parallela del mondo virtuale ma anche di chi sta sotto i riflettori mediatici tradizionali i più furbi fanno tendenza. Approfittano dei pruriti intimi delle persone. E portano all'estremo i fatti.

Personalmente mi attengo alle indicazioni stampigliate sui cartoni da imballo. E ...
Preferisco Maneggiare con cura!

"maneggiare con cura" assemblage courtesy M. Iannino

tv digitale seconda generazione dal 2018

Opportunità e dubbi.


Da qualche giorno abbiamo portato le lancette dell'orologio indietro di una ora. E da qualche anno siamo stati costretti a munirci di decoder per ricevere i programmi tv.

A marzo prossimo porteremo le lancette avanti di un'ora e forse dovremo ricomprare un decodere tv di seconda generazione.

Secondo le direttive europee le frequenze tv cambieranno per dare la possibilità alla telefonia 5G di trasmettere dati più velocemente.

A definire le modalità del passaggio che porterà la nuova tv nelle case degli italiani è l'Articolo 89 della Legge di Bilancio.

Il primo appuntamento è affidato all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che entro il 31 marzo 2018, quindi in tempi strettissimi, dovrà definire le procedure per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze radioelettriche', con lo scopo di rendere i televisori strumenti di multipla fruizione tecnologica, con una copertura più ampia possibile del territorio nazionale ma con una particolare attenzione all'annoso problema delle interferenze con i paesi confinanti, dove spesso le frequenze si sovrappongono.
Il passaggio successivo sarà entro il 30 settembre del 2018, quando il Ministero dello sviluppo economico provvederà all'assegnazione dei diritti d'uso della delle frequenze in banda larga con disponibilità dal 1 luglio 2022.
Poi sarà l'Agcom ad adottare entro il 31 maggio del 2018 il piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo in digitale terrestre, ovvero il PNAF 2018, in considerazione delle codifiche o gli standard più avanzati in base al nuovo standard di trasmissione denominato DVB-T2, cioè il nuovo digitale terrestre.
Comunque un po' di tempo ce l'abbiamo per fare fronte alla nuova spesa.
Sarà entro il 28 febbraio del 2019 che avverrà il rilascio da parte del Ministero dello sviluppo economico dei diritti d'uso, che prevedono per il servizio pubblico ''radiofonico, televisivo e multimediale sino al 40% della capacità trasmissiva del multiplex regionale''.
Il periodo transitorio vero e proprio poi avverrà tra il primo gennaio 2020 e il 30 giugno 2022
Con la nuova rivoluzione del digitale nelle case degli italiani entreranno nuove numerazioni sul telecomando e apparecchi televisivi adeguati ai nuovi standard in vendita già dal 2017. Dovranno anche essere adeguate le antenne centralizzate dei condomini

Per tutto questo la legge di Bilancio mette sul piatto 100 milioni di euro entro il 2022 come contributo alle famiglie per l'adeguamento delle tv in vista dello switch off. La norma prevede infatti un contributo ai costi a carico degli utenti finali per l'acquisto di apparecchiature di ricezione televisiva (tv o decoder) per il passaggio al nuovo standard DVB-T2. Sono quindi "assegnati 25 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2019-2022".

Ancora, però, non si conoscono i termini dei contributi che il governo assegnerà alle famiglie. Saranno, forse assegnati in base al canone d'abbonamento alla tv inserito stabilmente nelle bollette dell'energia elettrica? E con quale criterio?

Di fatto nelle famiglie si assommerà un nuovo problema dai benefici dubbi imposto dalla evoluzione tecnologica.

venerdì 27 ottobre 2017

Rosatellum o inciucellum?

Se anche Grasso lascia il PD 

qualche interrogativo se lo dovrebbero porre quelli che si dicono essere classe dirigente dell'ex partito di sinistra. Non dico operaio perché sarebbe ridicolo definirlo tale. Ormai è da moltissimo tempo che ha cessato di tutelare le classi deboli.
La classe operaia non esiste più ma i problemi che ad essa erano collegati continuano ad esistere e fare soffrire i nuovi poveri.
Le tutele? Inutile nominarle. Non esistono perché sono state cancellate dalle decisioni della classe politica inciuciona. Poi, per evitare lo sfascio totale si sono inventati “le tutele crescenti” ma solo per i dipendenti di basso rango. L'arroganza di queste persone al potere li fa sragionare. Accusano. Puntano il dito e alzano la voce contro chi sta male.
Hanno imbrogliato quanti stavano aspettando la pensione come se fosse manna dal cielo. I delusi, tantissimi, sono oltre il 75% di quelli che hanno fatto domanda, si sono visti respinti dal sistema sociale le istanze inviate.
Eppure Renzi e compagni si sono ampiamente riempite la bocca del loro impegno nei confronti di chi naviga in acque agitate dopo la sciagura della perdita del lavoro.
Sempre Renzi & C. si son dati da fare per tutelare imprenditori e imprese catturati dallo spauracchio della perdita dei posti di lavoro.
Hanno accontentato i datori di lavoro. Hanno abolito le tutele dei lavoratori insieme all'articolo 18 che salvaguardava i licenziamenti ingiusti o discriminanti politicamente.

Renzi è il risultato scientifico di una classe dirigente che non niente a che fare col popolo bisognoso ma che al popolo si rivolge per restare al potere e il rosatellum è la risposta.
Inutile che parlino di deriva populista!

I presidenti Grasso e Boldrini sono persone degne di stima e fiducia! Ma credo che alle prossime consultazioni elettorali molti non andranno a votare perché sfiduciati dal resto della platea che affolla le istituzioni e ne fa mercimonio politico perché questa è la visione che si ha dall'esterno.

Oppure se andrà ai seggi, se non ha qualche pegno da pagare, annullerà la scheda.

Checché ne dicano i signori della politica.

Arte, cultura e valore aggiunto

L'arte spiegata ai bambini con poche semplici parole.


Quello che chiamiamo arte è un banale incidente di percorso nell'evoluzione della storia umana.
Come tute le attività anche il disegno nasce casualmente e diviene strumento comunicativo.
La socialità del branco ma anche dell'idividualista l'intenzione di comunicare è un'esigenza che spesso diventa sinonimo di sopravvivenza. Possiamo paragonare il disegno alla scoperta della ruota. Alla rotondità dei tronchi che lasciati liberi sulla somma dei declivi rotolano giù fino a traggiungere la base del terrapiano. E a come questa scoperta alleviò le fatiche degli uomini primitivi.

L'uomo, fin dalla preistoria, perfeziona le geometrie che riscontra in natura e se ne avvale.
Come con la circoferenza del tronco, l'orma di un'impronta nel fango o della mano sporca appoggiata alla parete di una caverna suggeriscono le potenzialità insite che, migliorate nei tratti, se pur nell'elementare e incerta grafia, aiutano a trasmettere messaggi e notizie tra simili.

Col passare del tempo, grazie anche ai momenti d'ozio nei quali l'uomo medita sazio, l'osservazione attenta e la presa di coscienza inducono ad osare. Il segno trasforma l'impronta in verbo: “questa è la mia mano; io sono stato qui”.
In seguito lasciano altri messaggi. Messaggi più articolati.
I cacciatori disegnano azioni di caccia suffrangandole di prede, quantità e possibilità di cacciagione. Lasciano anche segnali di pericolo disegnando predatori e trappole disseminate lungo i percorsi.

Nei millenni, la conoscenza e i saperi acquisiti, la vanagloria, quindi la voglia di far conoscere agli altri la magnificenza del proprio rango, spinge i potenti e ricchi signori a fare “raccontare dai dipintori” le gesta degli avi attraverso le immagini dipinte sui muri del palazzo del casato.

Anche gli alti prelati, disattendendo il Verbo che imponeva di non fare falsi simboli e scivolare verso l'idolatria, cioè evitare di rappresentare fisicamente il Divino, si avvalsero dei sofismi pittorici. La cappella sistina è un magnifico esempio.
La pittura di bottega fu soppiantata dalla realtà con cui la luce colpisce e illumina o mette in ombra gli oggetti, la natura e le persone.
L'osservazione scientifica del creato compie il miracolo visionario. Gli impressionisti sono lo spartiacqua tra vecchio e nuovo modo di fare pittura.
Il gioco della creatività, però, non si limita ai colori, alla forma e al gesto. Saltando a piè pari una sequela di correnti cher hanno scritto la storia dell'arte, e disponendo di sofisticati mezzi di comunicazione di massa, i creativi vi attingono divenendo nell'attuale sistema dei giocosi osservatori.
Giocano. Osano. Si misurano con la materia, il gesto, i mass-media.
E siccome gli eventi si fanno pelle, i fatti e gli accadimenti sociali sedimentano tra pensieri e sogni, e i creativi, da eterni bambini, giocano con visioni che oscillano tra l'onirico e il reale.

Gli artisti, attenti e sensibili a quanto accade nel mondo, non sono sociologi o filosofi. Sono degli accumulatori che, avvalendosi dei linguaggi dell'arte scaricano all'esterno, mediante la materia e i simboli passati e presenti, si fanno messaggeri inconsapevoli(?) degli umori contemporanei.

Riassumendo:
lo strumento linguistico è trasformato lentamente nel tempo e diventa oggetto di culto caricato da un plus valore economico aggiunto, cioè diventa catalizzatore, banalizzando il concetto, salvadanaio per pochi e non più linguaggio comune che aiuta a crescere.
Quindi, da "segnaletica" a pregiato "mestiere" ed infine, ad oggi, il pensiero creativo proiettato all'esterno è, nel migliore dei casi, mezzo di provocazione culturale, Il gioco creativo è dialettica che assomma tecnica e mestiere con ampie aperture ai fenomeni culturali linguistici e all'imprevisto.

giovedì 6 luglio 2017

E' notte

Il crepitio delle fiamme che ardono alimentate dal vento lascia intuire che il fuoco è vicino. Non fa caldo questa notte. Anzi il vento che spira è piacevolmente frizzante. Si sta bene in giardino.

Il rumore della legna che arde e l'odore di fumo ma ancor prima l'alone rosato che illumina la notte con lingue di fuoco mettono in allarme. Andiamo in avanscoperta.
Seguiamo le fiamme e ci incamminiamo verso il burrone. No, non è vicino alle abitazioni. L'incendio si sviluppa oltre il burrone, tra le colline e, nel consumare il lento lavoro dell'uomo, al suo passaggio la vita degli alberi verdi e rigogliosi si spegne. L'anno prossimo non ci sarà olio in quel cimitero di ulivi.

In lontananza si odono gli ululati delle sirene dei vigili del fuoco. È notte.

sabato 15 aprile 2017

Fake, bufale e cattiverie. Rimediamo!

Contro il superficiale dominio dell'ovvio. Dovremmo, per evitare guai seri, impegnarci tutti e approfondire ciò che accade davanti a noi. Analizzare bene e pacatamente le notizie. Tutte le notizie anche quelle di origine istituzionalmente considerate corrette. E perciò attendibili.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima che una o più bufale, bugie costruite ad arte o superficiali fake, così diciamo adesso sul web, tanto per scherzare e ammazzare il tempo, rovinino la giornata a persone che non meritano di essere additate.

I personaggi pubblici sono presi di mira con una certa dose di sadismo. Anche i conoscenti o i vicini di casa, odiosi per banalissimi motivi, diventano lo zimbello delle piazze mediatiche. Gli spalatori di fango si nascondono dietro nickname e false identità per non farsi riconoscere.

Le bufale sembra siano diventate il male, il passatempo preferito degli stupidi assurti a rango di opinion leader in una qualche piattaforma mediatica o sui media.

Le notizie succulente non mancano. Ad ogni cervello il suo tarlo.
In politica. Nella cultura. In società ogni attimo è toccato dalla superficiale o attenta cattiveria di chi può “scrivere o divulgare facilmente” notizie pruriginose.

Ovviamente, e superficialmente, le azioni che possono determinare cambiamenti epocali rivolte a interi popoli e nazioni passano in secondo piano.

L'esperimento atomico del nord corea. Gli sceriffi del mondo. Il malessere sociale. Le vecchie e le nuove povertà. Le super bombe sganciate indiscriminatamente ( qualcuno si è chiesto se eliminano davvero i cattivi?). In una parola: i delitti contro l'umanità non sono degni della nostra indignazione. Sarà perché ci hanno dato molti diversivi e un bel giochino che ci fa sentire prime donne?

di sicuro non è colpa della presunta libertà o della democrazia liquida.

sabato 18 marzo 2017

Dedicato a Massimiliano il parco dei frutti antichi

Una storia, tante storie qualunque.
catanzaro, corvo, parco giochi

A settembre trasloco. Me ne torno a marina. Ho trovato una casa arredata. Per me e mia moglie va più che bene...

Ha resistito pochi mesi il mio amico. In effetti questo è un quartiere dormitorio. Non ha attrattive. Anzi, qualcuna c'è: il palazzetto dello sport! E poi, ci sarebbero le cicorie e le lumache nei periodi giusti. I finocchietti selvatici, che in gergo chiamiamo “ fhinocchji e timpha”, ottimi per fare la pasta e ceci.
Ma non tutti si dedicano a simili sport estremi. Come dicevamo è un quartiere dormitorio, ma io, ormai, sto bene qui. È tranquillo. Privo da inquinamento acustico, se prescindiamo dal cinguettio degli uccelli a dall'ululato del vento, ha ampi spazi urbani, posti per parcheggiare, giocare a pallone e fare lunghe passeggiate, è il sogno di quanti amano la quiete e l'aria salubre.

Verde ce n'é a volontà. L'erba cresce e abbonda persino sui marciapiedi e gli alberi li modella il vento forte che non manca mai. Da qualche giorno, però, c'è un inconsueto movimento: una squadra composta da uomini fa buche lungo la strada e pianta alberi.

Anche in un'altra area, inselvatichitasi negli anni, c'è fermento. Vengo a sapere che è opera di un gruppo di ragazzi del quartiere. Si sono messi a piantare alberi da frutto e bordure autoctone dopo avere arato e pulito ben bene le aiuole. Ad uno degli ingressi è installato un pannello in legno. Non so cosa vi è sotto il cellophane. So di sicuro che domenica 19 marzo alle ore 11 sarà inaugurato il “parco dei frutti antichi” per ricordare un ragazzo scomparso a soli 26 anni a causa di una malattia rara. Un ragazzone buono d'animo che per sua volontà ha donato gli organi e, domani, si dice che, ci sarà la presenza di una rappresentanza dell'associazione italiana donatori organi con un banchetto per sensibilizzare la cittadinanza alla donazione postuma.

Il quartiere corvo, nella periferia sud di Catanzaro, si dota di un parco in cui continueranno a trovare il loro habitat naturale gli alberi dei frutti di un tempo passato e, tra essi, mi piace pensare di vedere scorazzare anche gli amici dell'uomo, i cani come Aron, un labrador mite sempre al fianco di Massimiliano Mancini a cui è dedicata l'area verde

Per adesso, dal quartiere corvo di catanzaro, è tutto. Domani avremo ulteriori dettagli.

mercoledì 19 febbraio 2014

Lo streaming fa bene alla democrazia: Grillo batte Renzi

Se avessi assistito ad un derby avrei potuto scrivere: Grillo batte Renzi di misura. E se poi fossi anche stato
un tifoso avrei anche potuto dire: non c'è storia! Grillo lo ha messo nell'angolino, in castigo.

Ma non ho assistito ad un derby e neanche ad uno show. Uno dei tanti che ci hanno abituato i politici e i giornalisti. Ma veniamo ai fatti:

lo streaming tra la rappresentanza del movimento 5 stelle e l'incaricato per formare il governo ci ha fatto assistere alla disfatta dialettica e politica dell'arrampicatore Matteo. E questa volta nessuno ha detto #staitranquillo.

Questa volta Grillo gli ha detto chiaro in faccia che non si fida. Non ha nessuna fiducia in chi è vecchio dentro. In chi usa metodi della vecchia politica. In chi usa le parole come un sonnifero per addormentare i cittadini e cullare i sogni con false promesse.

L'incontro, per volere di Grillo, è durato pochissimi minuti.

Beppe Grillo ha, contrariamente a quanto ci ha abituati, ha dato molto tempo ai giornalisti. Ha spiegato con dovizia di particolari, anzi ribadito, la volontà politica dei 5 stelle. E cioè di mandare a casa un sistema decotto e corrotto.

Il tempo se l'è preso tutto, tant'è che un commesso si è dovuto avvicinare a lui per dirgli che il tempo era scaduto.

Questa volta Grillo ha fatto bene a soffermarsi e spiegare chiaramente il perchè dei loro dissensi. E tra queste motivazioni, come si fa a non essere d'accordo, ha ricordato i cavilli e le furbizie che si adottano al varo di una legge che, magari, ha come tema un problema caro ai cittadini ma che è intasato e infestato con la cocciniglia dei “brogli politici”.

Ha ricordato il taglio degli stipendi dei politici e il deposito creato col taglio delle diarie dei cinquestelle messo a disposizione delle piccole e medie imprese. E ancora, il finanziamento pubblico ai partiti e le ingegnerie linguistiche per aggirare le leggi e le volontà dei cittadini.

Insomma è difficile, dopo queste delucidazioni pubbliche, dargli torto. Anzi, credo che abbia acquisito crediti. Non perché ha parlato da populista alla pancia di chi sta male. Ma perché ha detto la verità.

sabato 15 febbraio 2014

Ci pensa Mamma Rai

A volte si sentono delle notizie nei tg che lasciano interdetti. Non sai se ridere, piangere o incazzarti.


Oggi, per esempio, sia nel tg regionale che in quello nazionale sembra abbiano fatto a gara a chi la sparasse più colorita.

Quello con i ragazzini che si trasformano in figure aliene e si avventano contro i genitori.

E, poi, quasi il colmo, come se fossimo davanti alla macchietta dell'avanspettacolo, il giornalista legge una notizia da paura. Una di quelle che lascia interdetti. Che lascia attoniti e senza parole:

Un giovane quarantenne uccide i genitori! Li uccide perché stressato per la perdita del lavoro. Un giovane che sta ancora nella casa di papà e mamma, che lo assistono come solo i genitori sanno fare e che, con sommo amore, gli regalano persino una mercedes che però lui vende e si gioca il ricavato in sala giochi.

Dopo il dramma non può certo mancare la notizia barlocca:

il sindaco di Cosenza invita i cittadini a tenersi la spazzatura in casa per evitare che gli accumuli in strada si trasformino in emergenza sanitaria.

... E pensare che in altre realtà dai rifiuti si fanno i soldi, si limitano le spese dei contribuenti perché sono trasformati in gas, energia e quant'altro, si trasforma in altro senza inquinare... !

E non è finita qui! Questa è la più simpatica:


I bronzi di Riace volano!

Volano con la nuova Alitalia! Sulle fiancate degli aerei c'è tanto di fotografia dei bronzi e tanto di scritta “Calabria” da far vedere agli uccelli e ai pochi fortunati che s'imbarcano per terre lontane e vicine sempre se l'imbarco avviene a piedi oppure sono accompagnati da vetture che prima di farli scendere davanti alle scalette li fanno girare attorno all'aereo.

I Bronzi di Riace saranno per un anno gli ambasciatori della Calabria e del suo territorio in tutto il mondo. Le due statue bronzee, conservate nel museo archeologico di Reggio Calabria, sono state scelte da Alitalia, attraverso un accordo con la Regione Calabria, per comparire sull'intera fusoliera di due aerei della flotta.

Cioè, neanche negli aeroporti ma sulla fusoliera di due aerei...almeno, avranno pensato di mettergli la maglia di lana? ... a certe altitudini anche i supereroi devono indossare tute adatte... anche superman ne ha una

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