mercoledì 1 aprile 2015

Renzi, le imprese e le bollette degli italiani

“L'uomo non può vivere nell'attesa del presente ma deve lavorare per un progetto futuro.”


Ogni mia azione guarda al futuro ma coi piedi e la mente nel presente.
Per questi motivi rivolgo attenzioni accurate a quanto accade nella società.
Presto attenzione alle azioni politiche perché queste possono condizionare positivamente oppure no, dipende dalle scelte dei dirigenti politici e dei tecnici che li aiutano nel loro lavoro, il presente e il futuro di noi tutti.

Mi documento. Leggo e confronto le notizie. M'informo e mi faccio un'idea dell'aria che tira.

E devo dire che sento aria di burrasca nonostante il Matteo Renzi che si moltiplica, manda messaggini inverosimili per rasserenare i piagnoni e gli sfiduciati.


Per Matteo chi non crede alle sue azioni decisioniste fa parte dei gufi e quindi è nella parte sbagliata. Però vorrei vedere lui nelle stesse condizioni di chi è costretto a vivere ai limiti della decenza. Mi piacerebbe conoscere i suggerimenti dei suoi consiglieri economici specialmente se fossero anche loro costretti a prendere decisioni immediate su dove trovare i soldi per le bollette e una volta trovati se usarli per pagare la luce, il gas, il telefono, il condominio o comprare un libro.

Ed a proposito del telefono dal primo maggio arriva la novità: telecom si fa chiamare tim e impone le nuove tariffe che sono tutte a favore dell'azienda, perciò non sarebbe male se fossero analizzate e riviste da qualche commissione di consumatori visto che il governo ci mette mani, testa e fondi attraverso le banche con il progetto della banda larga. Anche se telecom non è l'unica azienda interessata al mercato della banda larga perché in risposta ad una richiesta di parere formulata da Palazzo Chigi, l’authority spezza una lancia a favore del piano che prevede la presenza di una “società assegnataria dei contributi alla quale partecipino più operatori attivi nella fornitura di servizi agli utenti finali”, rimane sempre il fatto che i lavori sono comunque finanziati dallo Stato e quindi con soldi pubblici.

Insomma, coi soldi nostri, le aziende eseguono lavori di “pubblica utilità” che rimangono di loro proprietà e che noi, sempre e comunque, siamo tenuti a pagare canoni e spese di utilizzo anche quando non ci servono, come vorremmo, in base alle nostre esigenze.

Nel caso di telecom, la società telefonica avverte gli utenti in fattura, e i possibili futuri clienti sui media, che dal primo maggio cessa unilateralmente tutti gli accordi con gli abbonati e d'ufficio, salvo richieste esplicite avanzate dagli utenti, adotterà nuove tariffe col marchio tim a cadenza mensile. Quindi, praticamente, significa che la bolletta non arriverà ogni due mesi ma tutti i mesi.

Che voglio dire? Voglio dire a Matteo Renzi e a tutta la classe politica che governa gli eventi di essere più attenti alle esigenze vere di cittadini. Di non pensare e vedere ogni cosa in funzione del futuro delle aziende, delle esigenze dei manager e dei capitani coraggiosi che sono diventati, in taluni ambiti, sinonimo di nuovi schiavisti, per usare una metafora, col paraocchi perché, se è vero che questo strumento induce a guardare sempre a vanti rinvigorendo solo il capitale aziendale, a lungo andare può tradursi in oggetto di tortura per il tanto strattonato popolo e per la classe dirigente stessa.

2 commenti:

  1. io ho già provveduto a cambiare operatore... e voi cosa aspettate !!!! sul mercato ci sono offerte migliori (MOLTO MIGLIORI! ) di quelle di telecom sia dal punto di vista costo che per la qualità del servizio

    RispondiElimina
  2. Non ne ho molta di fantasia Perché credo che l’utopia sia la luce per un domani migliore.
    Per fare si che questo entri nelle menti va alimentata e credimi faccio molta fatica perché io appartengo alla generazione nata ne l’era fascista dove gli analfabeti erano la maggioranza siamo sopravvissuti al fascismo alla distruzione della guerra ma il sogno utopico non ci a mai abbandonato con sacrificio abbiamo ricostruito L’ITALIA da consegnare ai nostri figli per un domani migliore. L’ignoranza credevamo fosse la nostra debolezza i fatti ci hanno smentito. Noi senza licenza elementare abbiamo avuto come insegnante l’esperienza che ci ha fatto capire che le ideologie non esistono sono solo create ad arte dalla classe dominante per creare fazioni da sottomettere al proprio volere Ti domanderai ma dove vuole arrivare? Ci arrivo subito al sogno utopico che se venisse coltivato è l’unica salvezza L’utopia unica luce per un domani migliore senza partiti che fanno chiacchiere da 66 anni Utopia per un popolo coeso a l’interesse comune non dei pochi come avviene da sempre con la sparizione di tutto ciò che sino ad oggi ci a ingannato per il loro tornaconto
    Sfruttando credenze politiche e religiose hanno approfittato dell’ignoranza per gettare radici cosi profonde del male da ingannare anche chi ignorante non è
    Tutto questo ha fatto il suo tempo per questo più li lasceremo al potere e più si avvicinerà la fine fa da spia la crisi mondiale creata dalla cupidigia anticamera della fine di tutto
    L’unico antidoto? è il sogno utopico che diventa realtà rispecchiando cosi il volere di chi ha creato un mondo perfetto. Dominato dalla gente più imperfetta che esiste sulla faccia della terra L’utopia è il messia del terzo millennio dove quell’uno per cento che domina il mondo cederà il passo al nuovo privo dell’interesse dei pochi a beneficio di tutto il mondo unito in un solo credo la fratellanza . scusami se ti ho annoiato ma noi ignoranti con pochi vocaboli ci ripetiamo allungando lo scrivere per spiegare il nostro pensiero.

    PS Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia e Comunismo)
    Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia
    il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.

    La differenza ci sarà quando il credo delle forze Politiche
    Si completerà fondendosi a formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
    Vittorio.A

    RispondiElimina

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