venerdì 31 gennaio 2014

Lo Stato democratico governa e tutela tutti anche i fuorilegge

Il sole scalda tutti. E lo Stato è il sole di tutti i cittadini. Belli, brutti, buoni o cattivi ma sempre cittadini. Allora perché, viene da dire, sono solo in due a decidere quale strumento applicare per le rappresentanze parlamentari future?

Renzi e Berlusconi hanno deciso niente preferenze e sbarramenti alti che precludono, teoricamente, l'accesso in Parlamento dei piccoli gruppi politici e degli ipotetici fantocci nelle mani della malavita che assegna voti e preferenze.

Renzi e Berlusconi, per motivi differenti, sono fuori dal Parlamento ma la loro arroganza decisionale condiziona la vita democratica del Paese.

Si diceva all'inizio: il sole scalda tutti. Anche i delinquenti!

In una Repubblica che si rispetti i Governatori di anime dovrebbero prestare maggiore attenzione alle pecorelle smarrite. E per far ciò non serve l'inasprimento delle leggi e delle pene ma l'ascolto pedagogico e la messa in campo di strategie culturali idonee al recupero delle persone, specialmente per quanti vivono lo Stato come nemico. Cittadini disaffezionati. Persone che sbagliano per i motivi più disparati ma accomunati da un unico denominatore: sostentamento da lavoro.

L'assenza di offerte lavorative, le clientele e il nepotismo che regnano da noi generano incertezze. E l'incertezza è un virus letale sensibile ai soldi da qualunque parte provengano.

Le bagarre in Parlamento non lasciano presagire niente di buono. Anzi allontanano maggiormente il popolo dalle istituzioni.

L'ultima lite, sanguigna e vigorosa, accompagnata da insulti, querele e schiaffoni, surrogata da scenografie degne dei mercatini rionali, ha messo in lite quanto già si conosceva. Cioè la dinamica degli emendamenti capestro inseriti in modifiche di leggi che non hanno niente a che fare con la dinamica dei temi in questione.

C'è, comunque, da sottolineare la veemenza dei cinquestelle e considerare favorevolmente il loro fervore nell'avere denunciato all'opinione pubblica le manovre lobbistiche di banche e assicurazioni che con questa manovra guadagnano un sacco di soldi contro la seconda rata dell'imu soppressa dal decreto e a rischio pagamento.

In sintesi la manovra contestata dal movimento 5 stelle consisteva nel volere stralciare dal decreto IMU la proposta di rivalutazione delle riserve economiche della Banca d'Italia. Rivalutazione che trasforma le vecchie riserve di capitale, fermo ai valori del 1936, e cioè circa 156 mila euro, pari a 300 milioni di vecchie lire, in 7,5 miliardi di euro e rimpingua le casse dei maggiori azionisti di Bankitalia che non siamo noi cittadini ma i due poli bancari più grandi che condizionano l'economia nazionale: Unicredit e Intesa. E anche se circa 3,5 miliardi dei 7,5 vanno a sopperire alla mancata rata non versata di imu, noi cittadini, compresi i non proprietari di case, siamo più poveri di circa 4 miliardi di euro.

In estrema sintesi i fatti dicono che non c'è discontinuità tra i governi che si sono succeduti. 

È ancora valido parlare di poli? Oppure è opportuno munirsi di più larghe presenze democratiche in Parlamento mediante leggi elettorali appropriate?

mercoledì 29 gennaio 2014

Fiat se ne va e Letta è fiducioso

E venne il giorno della verità. Marchionne e soci scoprono le carte. La fiat diventa fca vale a dire "fiat chrysler automobiles nv" e sposta la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna.


BYE BYE ITALY
Sede legale, quindi ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. In Italia, a Torino, se tutto va bene rimarrà il museo del Lingotto.
Però, non so come e neanche perché, il presidente del Consiglio Enrico Letta, oltre ad essere assolutamente convinto ( e di questo ci siamo convinti tutti) che la vicenda Fiat abbia cambiato completamente gli orizzonti e i confini ai quali eravamo abituati, adesso la Fiat è un attore globale e non più nazionale.

"La questione della sede legale e' assolutamente secondaria - ha aggiunto durante la conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso a Bruxelles - quello che conta sono i posti di lavoro, il numero delle macchine vendute e la competitività e globalità" del gruppo, "al quale guardiamo con fiducia". Tutti gli italiani, ha aggiunto, devono tifare perché gli impegni siano rispettati e Fiat Chrysler sia "leader mondiale fra i grandi gruppi automobilistici".

Forse a Letta sfugge il fatto che il fare globalizzante di Marchionne e soci ha lasciato rovine nella Torino laboriosa e promesse mai mantenute negli altri stabilimenti italiani.E cosa peggiore che spostando le sedi altrove il sistema Italia non vedrà neanche un euro dalla neonata società e neanche dalla vecchia moribonda fiat italiana abbandonata dai super manager e dalla politica. 

Imu, Bank italia, legge elettorale è ora di chiudere le danze

Mentre divampa la guerra sulla legge elettorale la banca d'Italia fa trapelare una notizia per niente positiva per
i contribuenti: se il governo non fa passare il decreto sull'IMU si dovrà pagare anche la seconda rata che dovrebbe essere coperta attraverso un intervento fiscale su banche e assicurazioni.

Siamo alle solite! Questi sciagurati che sono al governo sanno solo parlare e approvare i decreti che interessano a loro.

Sia chiaro, non mi riferisco alla rata IMU ma alla serietà e competenza che li contraddistingue dal resto dei dirigenti degli altri Paesi.
Qui da noi le lobby, le amicizie particolari sono al di sopra del bene comune. E il dibattito sulla legge elettorale ne è la prova certa.

È chiaro a chiunque: si tratta di riformare una legge dello Stato, buona o cattiva ma pur sempre legge che ha lasciato governare cittadini di dubbia cultura politica.

Il dibattito è inesistente in Parlamento. Anzi è un out out di due signori che dicono di rappresentare la fetta più grossa delle poltrone di Montecitorio.
Che dire? Ottimo splendido esempio di democrazia!

Intanto esimi costituzionalisti affermano e sottoscrivono che:

«La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di FI Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale – il cosiddetto Porcellum – e presenta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costituzionale».

Firmatari dell'appello, insieme a Stefano Rodotà, sono Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale.
E poi, Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno, Carlo Smuraglia e Felice Besostri.

I costituzionalisti ravvisano che l’enorme premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze sono un altro fattore che compromette ulteriormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia il porcellum, legge appena dichiarata incostituzionale.
Infatti, la proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento.

Insomma, secondo i firmatari dell’appello, questa, è la riedizione della vecchia legge elettorale. Di conseguenza, i costituzionalisti «esprimono il loro sconcerto e la loro protesta» per una proposta di legge che rischia una «nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rinvio della legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica».


Servirebbe per fare chiarezza e riconquistare l'attenzione e la fiducia dell'opinione pubblica.  

lunedì 27 gennaio 2014

Mastrapasqua chi?

"mastrapasqua, chi è costui?"

Rispunta il caso “Mastrapasqua” l'uomo che non deve chiedere mai da 1milione di euro al mese. Il manager unico al mondo dalla bravura mostruosa che lo vede impegnato nei posti di comando maggiore in Italia: 25 per l'esattezza! E tutte con rilevanza sociale e economica per lo Stato italiano.

In odore di conflitto d'interesse, come direbbe qualcuno, nei diversi panni di controllato e controllore, Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps e con altri 23 incarichi in aziende pubbliche e private, tra le tante è anche vicepresidente di Equitalia, la famigerata azienda di riscossione tributi voluta dal governo Berlusconi, è accusato di aver «gonfiato» rimborsi al Servizio sanitario nazionale da parte dell'Ospedale Israelitico romano, di cui è direttore generale. Secondo un'indagine dei Nas dei Carabinieri, la frode ammonterebbe a 85 milioni.

Riepilogando:

Presidente Inps e dell'immobiliare Idea Fimit, vice presidente esecutivo di Equitalia, consulente di Bnl, sindaco del Cda di Autostrade, direttore dell'Ospedale israelitico, amministratore delegato di Italia previdenza, Sispi spa e Litorale. Nonché ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e membro in molti collegi sindacali.

Non molto tempo addietro anche Milena Gabanelli fece una circostanziata inchiesta sulle poltrone occupate da Mastrapasqua e sull'ipotetico dono dell'ubiquità, ed oggi, guarda caso, il giovane Enrico Letta, dopo la denuncia dell'associazione dei consumatori e la rilevanza che i mass media danno al caso, chiede chiarimenti!
Altro autogol da addebitare alla classe politica. Perché in un a situazione come l'attuale che vede la maggior parte degli italiani fare sacrifici e tirare la cinghia per sopravvivere e tentare di sollevare il futuro dei giovani dalla crisi certa, il risanamento e le anomalie del vecchio sistema non può essere sostenuto solo dai dipendenti e risanato dalle inchieste degli inquirenti. E neanche aspettare o sperare che sia la magistratura a rendere illegittimi i provvedimenti clientelari della politica.

domenica 26 gennaio 2014

Truffe e malcostume, la GdF scova 3435 finti poveri

Bene! La guardia di finanza ha snidato 3435 finti poveri!!! ma non confondiamo i furbi, anche se sono tantissimi, con quanti, poveri, lo sono davvero.

Secondo la notizia diramata dalla GdF nell'anno appena concluso, la truffa complessiva pare si aggiri attorno ad 82 milioni di euro.

Ottantadue milioni di euro bruciati da 3.435 finti poveri che, pur non avendone alcun diritto, hanno usufruito di sconti su asili nido, mense scolastiche e libri di testo, servizi socio-sanitari a domicilio, agevolazioni su luce, gas, trasporti, PIU'
389 falsi invalidi scoperti sempre nel 2013, più
  • 4.210 casi di truffe nel lavoro agricolo,
  • 445 casi di frode agli assegni sociali,
In tutto nel 2013 sono spariti dalle casse dello Stato 5 miliardi a causa di sprechi nella pubblica amministrazione e di truffe ai finanziamenti nazionali e comunitari. Sono oltre 19 mila, sempre secondo la GdF, i soggetti segnalati all'autorità competente.
I militari hanno dunque arginato sprechi e bloccato frodi. Spulciato tra le carte di amministratori e funzionari pubblici. Evitato qualche abuso d'ufficio. Sequestrato beni e bloccato fondi.
Insomma hanno ottemperato alla loro missione. Ma ripeto, la politica non può gongolare e sciorinare ai media questi numeri. Anzi, la politica dovrebbe interrogarsi...

sabato 25 gennaio 2014

Politica e mercato dell'arte stesso modus operandi

Nonostante le pendenze giuridiche Berlusconi è in crescita. Lo dicono i sondaggi. E la sinistra è in calo. Come mai?

E mentre un tempo, forse, non sarebbe andata così perché le ideologie delineavano le aree politiche e condizionavano gli interventi; oggi sembra essere davanti a uno spartiacque sociale ben definito da tutt'altra natura.
Non destra o sinistra ma qualcosa di macchinoso privo di confini ideologici che affonda le radici tra Stato e antistato che pesca nei malumori popolari dei campi opposti.

La nuova area collocata a sinistra agita lo spauracchio della destra autoritaria acchiappa tutto e indica il male nel suo esponente maggiore: Berlusconi dimenticando che Berlusconi è il risultato delle politiche passate fatte di inciuci e accordi discutibili.

Berlusconi è il lupo cattivo che soccorre le mamme quando i bambini fanno i capricci. Quelle mamme che stanno a trastullarsi davanti agli specchi e tra i fanghi delle spa. (metafora).

Anche nel campo della cultura le cose non stanno più come prima.
I gestori di fondi speculativi investono nel mercato dell'arte somme da capogiro e portano alle stelle opere di artisti incanalati mentre affossano altri.

Per gli speculatori non è importante il dato “artistico” la cultura, il tempo racchiuso dall'espressione gestuale.

Gli speculatori investono i fondi recintati (hedge fund) nelle opere d'arte dopo aver ampiamente dettato legge nel mondo della finanza e della Corporate America; puntano a diventare l’ago della bilancia dell’industria dell’arte, attraverso operazioni al limite dello spericolato e avvalendosi di consulenti super pagati.

È una sorta di mecenatismo moderno a scopo speculativo, talvolta ispirato alla soddisfazione personale, ma che sta cambiando di fatto le regole di fare business nel settore dell'arte dominato sino ad oggi soprattutto da persone del mondo della cultura, case d’asta e gallerie di ogni genere.

Modus operandi che ha estimatori ed è adottato anche dal mondo della politica.

I tempi sono cambiati!


venerdì 24 gennaio 2014

Lettera aperta a Letta

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Cari Letta, Saccomanni e Giovannini facciamo due conti:


la chiusura e l'apertura d'anno è iniziata male per me che sono disoccupato e ho la sfortuna di essermi comprato casa quando avevo un lavoro.
È iniziata male per le troppe tasse che sono costretto a pagare pur non avendo nessuna entrata. Non percepisco la pensione perché ho sessanta anni, quindi troppo giovane per l'INPS e troppo vecchio per il mercato del lavoro.

Oggi mi è pervenuta in busta prioritaria il saldo della Tares (€99,00) della casetta al mare, una casetta di appena 50 metri quadrati compresi i muri. Che sommati al saldo di 66,00€ fanno 165,00€.

se a questi aggiungiamo l'IMU o la TUC o IUC come preferite chiamarla, l'ACQUA, l'ENERGIA ELETTRICA e le relative voci addizionali; il condominio; il gas; e i lavori di manutenzione anche il più distratto degli uomini si accorge che possedere una SERCONDA CASA è un lusso!
Stessa solfa per la prima casa (una casa di residenza costruita in cooperativa sempre quando avevo un lavoro e nonostante ciò mi sono iscritto col patema d'animo perché non sapevo se potevo pagare le quote) senza dimenticare la mini IMU di 44,00€.

poi aggiungiamo l'assicurazione delle auto (2, una per me e l'altra per mia moglie delle quali non si può fare a meno visto il decentramento e l'esiguità dei mezzi pubblici in Calabria); il bollo, il carburante e la manutenzione.
Non tengo in considerazione gli imprevisti e neanche le necessità quotidiane come il cibo. I vestiti non li considero dato che non devo fare vita di società.

Non tiro la somma per evitare di deprimermi! Ma voi, quando fate i vostri conti, parlate di tagli, stipendi e pensioni dorate, ricordate che c'è gente allo stremo.

Come facciamo a pagare le tasse  e a sopravvivere? Con lo stipendio di mia moglie!

giovedì 23 gennaio 2014

Legge elettorale No emendamento salva Lega

Contro i pericoli usate la sacra furbizia. Lo ha detto papa Francesco il giorno dell'Epifania. E da quel giorno mi frulla in testa. Cerco di capire cos'è furbizia e cosa tatticismo. Qual'è il mio cammino e quanto può influire in quello degli altri.

Poi guardo agli accadimenti politici globali e vedo molte violenze e poche furbizie sacre.

Ad iniziare dal trattato machiavellico “il Principe”, al quale molti si riferiscono e lo prendono come vangelo per consacrare dubbie politiche se relazionate alle possibilità di sussistenza ed evoluzione culturale connaturate all'evoluzione tecnica e scientifica degli ultimi tempi. In ossequio ai quali tutti indistintamente potremmo convivere volgendo le singole attenzioni al bene comune.

Gianni Cuperlo non credo si sia munito dello scudo della sacra furbizia per superare il populismo del nuovo segretario Matteo Renzi.
La mia sensazione è, in seguito al suo dubbio atteggiamento verbale, che voglia creare i presupposti politici per mettere all'angolo il divo Matteo, incurante delle congetture e dei tempi cui siamo costretti.

Nell'italicum, la legge che dovrebbe superare il porcellum di Calderoli, c'è molto da limare e riscrivere in ossequio alla Carta Costituzionale in vigore, ma dopo la scesa in campo del prof. Monti e della sua squadra di accademici diventa problematico dare fiducia a chiunque si fregi di titoli altisonanti.
Ecco, è in questi casi che “la sacra furbizia” dovrebbe pervadere le coscienze.
Non cedere a ricatti e neanche usare linguaggi dubbi che riportano alla mente il politichese di quei parlamentari che staccandosi dal partito nel quale sono stati eletti vanno a formare ulteriori gruppi parlamentari con aggravio di spesa pubblica.
Chi ha veramente a cuore le sorti dei cittadini chiarisce e sviluppa proposte migliorative in seno alla delegazione politica parlamentare d'appartenenza.

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro! E tutti dobbiamo contribuire alla sua emancipazione.



mercoledì 22 gennaio 2014

l'afflato dei quarantenni

Italicum il treno per la salvezza di chi?

Italicum. Se è il nome di un nuovo treno a noi del sud non ce ne fotte niente! Dove dovrebbe andare se la tratta jonica è stata smantellata e la tirrena è frantumata come la pazienza?

Chi si sta interessando di rinnovare la politica si è dimostrato attento alle formule ai presenzialismi in tv e alle passerelle in bici per far vedere di essere salutista.
Nel presunto nuovo disegno di legge elettorale non si ravvisa niente che possa dare fiducia agli elettori perché ogni virgola è chiaro, è suggerita dai convincimenti dei segretari più forti. Cioè quelli che pensano di essere alla guida dei maggiori partiti.

Non so, ma posso immaginarlo, come mai il relatore sia uno di forza italia.

E mentre la riunione alla Camera slitta per accattivarsi i voti e far scendere la pillola alla lega nord abbassando la soglia dall'8 al 5% iniziano i contatti coi partiti che sono rimasti fuori dall'incontro dei divi.

Ovviamente non piace ai partiti piccoli. Ma cosa ha previsto l'asse Renzi-Berlusconi per evitare che si scindessero in gruppi e gruppuscoli gli scontenti trombati dei grandi partiti dopo le elezioni?

L'assedio continua!

Intanto nel PD i giovani quarantenni si scagliano contro i “vecchi”.

Più che una rottamazione ha l'aria di una epurazione soffice. La Serracchiani tuona contro il ministro Zanonato per la crisi Electrolux che rischia di chiudere la fabbrica di Porcia. Debora (con o senza lh?) Chiede le dimissioni del ministro pd perché secondo lei non ha saputo gestire la crisi della fabbrica della sua regione.

Anzi, per l'esattezza afferma “Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi”.

Dal canto suo la proprietà Electrolux. ha messo «sotto osservazione» tutti i suoi stabilimenti italiani e su 6000 occupati, dopo un taglio di 1000 unità, vuole lasciarne a casa altri 500.
Da giorni è in corso un martellamento delle due regioni interessate, il Veneto ed il Friuli, che attraverso i rispettivi governatori Zaia e Serracchiani, premono sul ministro Zanonato e su palazzo Chigi perchè il governo scenda in campo.

Niente di nuovo, purtroppo, nelle politiche aziendali attente solo a guadagnare e quindi delocalizzare gli stabilimenti laddove i governi garantiscono meno tasse e controlli e dove i diritti non sono mai nati. Scappa da dire.


mi faccio casa in 24 ore con stampa 3d

Hai un sogno e vuoi vederlo realizzato in circa 24 ore?
Vuoi una casa o una scultura, insomma una di quelle opere che per realizzarle avresti dovuto saperne di attività che impegnano corpo e mente nonché di staticità e impasti cementizi? Ora non più!
Definisci il tuo sogno e una stampante 3D lo realizza come tu lo vuoi.

La notizia arriva della University of Southern California, dove un gruppo di ricercatori coordinati dal professor Behrokh Khoshnevis, avrebbe realizzato una macchina in grado di stampare in 3D una casa delle dimensioni di 230 metri quadri nell'arco di appena 24 ore.

Il dispositivo sarebbe stato creato basandosi sul principio del countour crafting che prevede di effettuare processi di stampa "strato per strato" dedicati alla produzione di oggetti di grandi dimensioni come le abitazioni.
Una comunissima stampante 3D in versione gigante che al posto di resine sintetiche e polimeri per stampare il prodotto utilizza cemento che prende direttamente da una betoniera che funge da serbatoio.

Al momento il progetto realizza solo la struttura che non è roba da poco. Per le rifiniture, gli infissi, gli impianti idrici e elettrici, è il caso di dirlo, ci si sta attrezzando.

Ma tutta questa tecnologia creerà benessere per tutti o andrà ad allargare le sacche di povertà generate dall'ingordigia dei detentori di certi copyright?  

martedì 21 gennaio 2014

Cuperlo lascia Renzi sfascia la destra esulta

Renzi sfascia tutto.

L'infiltrato mina dall'interno i valori fondanti del PD. La sua concezione padronale è un deja vu pericolosissimo che non ha nulla a che fare con la sinistra. Va be' che anche nelle sigle che si sono succedute l'ultima parola era sempre del segretario ma Renzi ha volutamente ignorato quanto la base vorrebbe che fosse e quali sono le differenze con la destra.

Listini piccoli e nominati a parte (di fatto ci sono sempre stati), premio di maggioranza e soglia minima elevata per varcare la soglia di Monte Citorio non sono di certo sinonimo di rappresentanza democratica.

Beghe e litigi personali a parte, salta all'occhio quanto e come i cittadini sono tenuti in considerazione dai nuovi manovratori quarantenni al potere.

Il dramma dei cittadini sudditi ha un nome preciso: LAVORO! E in nome di questo feticcio irraggiungibile si stanno consumando le peggiori porcate.
C'e chi impone tessere di partito e chi donazioni. Imprenditori collusi con la politica faccendiera “suggeriscono” ai propri dipendenti chi votare.

C'è chi si vende un rene e chi la dignità, ovvero la libertà di scegliere i propri rappresentanti politici, pur di portare il pane a casa.

Oltre le strategie per mantenere il potere decisionale, Renzi e compagnia, hanno pensato come rompere, anzi, rottamare definitivamente questo stato di cose?

Intanto le nuove tecnologie, la robotica virtuale sta per fare il suo ingresso nelle abitudini reali dei consumatori. Quanto prima avremo macchine guidate completamente da un sistema sensoriale che permette di evitare ostacoli, parcheggiare e portare a destinazione gli utenti.

Il web ha rivoluzionato usi e costumi, ha persino coniato una moneta virtuale con la quale poter comprare beni reali. Secondo alcuni la bitcoin (la moneta del web) cambierà in meglio le abitudini, forse, ritengo io. Per me è meglio rimanere con i piedi per terra. Contare con mano quanti spiccioli si ha in tasca e guardare in faccia il commerciante.

sabato 18 gennaio 2014

Napolitano, affidi a Costituzionalisti la riforma elettorale!

Le riforme delle leggi dello Stato sono affari di tutti gli italiani.

È con profondo rispetto e con un senso di malessere interiore che butto giù due righe e le affido alle correnti del web con l'auspicio che arrivino nelle mani e nelle menti giuste.

Il dissenso che regna in Italia, specie nei cittadini che si sono visti emarginati dalle furberie politiche degli ultimi anni, ha generato sfiducia nei partiti e nella classe dirigente. Perciò è inammissibile stare zitti e fermi davanti a riunioni tra soggetti privati che si arrogano il diritto di determinare il futuro dell'Italia e dei suoi cittadini.

No! non ci sto! Non posso dare carta bianca a Renzi & C. non sono titolati a riformare la Costituzione e la legge elettorale. Queste sono azioni serie e devono essere riviste, studiate a fondo da saggi costituzionalisti. Persone che mettono al centro la dignità dei cittadini specialmente dei deboli.

Non può essere Berlusconi e neanche Alfano e men che meno la sagra dei Letta, Grillo, Salvini o altre espressioni violente e cieche che cavalcano le paure e i bisogni della gente comune e fomentano i malcontenti.

Serve uno Stato che infonda fiducia!

È inconcepibile tentare la fortuna in uno show televisivo. È vergognosamente deprimente sperare di vincere 500.000 € per far tornare il proprio padre da Dubai e poter continuare gli studi.

È lo Stato, la politica che deve far diventare certezza il diritto di credere nelle proprie possibilità intellettive e lavorative, Non uno show della rai.

venerdì 17 gennaio 2014

Renzi, riforma elettorale. L'assedio continua

Cosa uscirà dal cilindro della politica condominiale? E chi è l'amministratore Letta il vecchio, Berlusconi, Renzi o Napolitano? E chi il segretario? Alfano, Casini, Cesa, Monti...
L'assemblea si terrà? e con quale odg?
Sarà un'altra porcata?

I presupposti ci sono tutti!
Renzi, democraticamente, insiste. Vuole le riforme. Anche gli altri dicono, a parole, che vogliono il bene del Paese. Ma visti i retroscena politici e giudiziari, saranno in grado di sviluppare una legge elettorale che tuteli le minoranze e la democrazia? Insomma cercheranno formule per migliorare le condizioni delle rappresentanze o infileranno cavilli per mantenere in vita i privilegi della casta?

L'assedio delle istituzioni continua. I partiti dettano le regole. Impongono uomini e donne manovrabili nelle istituzioni che, guarda caso, ricadono nel titolo V della Costituzione che dicono di voler riformare per ridurre le spese della politica e snellirne le burocrazie.
Mah...

Scorie tossiche a Gioia Tauro

ACCORDO TRA STATI.

Navi che trasportano armi chimiche, per decisione governativa, trasbordano i container incriminati tra Scilla e Cariddi. Così, all'improvviso.
Emma Bonino sembra aver dimenticato le lotte dei radicali e fa passare sulle teste dei calabresi logiche che in altri tempi, lei stessa e i suoi compagni d'avventura, con Pannella in testa, avrebbe contestato con sit in e scioperi della fame.

In un'intervista sul Corriere della Sera, la responsabile della Farnesina ha spiegato: "La scelta non l'ho fatta io, ma mi pare che, dal punto di vista dei requisiti, l'indicazione del porto di Gioia Tauro sia conseguente. È un porto di eccellenza e le ragioni portate dal ministro Lupi mi sembrano convincenti".

Non fa storia Lupi, di lui si conoscono le idee destroide e le determinazioni prese sempre a senso unico.

Destra, sinistra. Centro.
Comunque la si pensi, di fatto, “la più grande operazione di disarmo chimico degli ultimi dieci anni” è un abuso di potere imposto dai ministri, nel sud del mediterraneo, precisamente nel porto di Gioia Tauro. E non è roba da poco!

"Tutto sarà condotto con la ricerca della massima sicurezza - dice Bonino - Ma per essere chiari va detto che stiamo parlando di materiale tossico, non di armi chimiche. Nei container l'agente chimico e gli inneschi sono ovviamente separati: diventano armi solo se vengono messi assieme, di solito nella testata del razzo. Il trasbordo, che avverrà da banchina a banchina, senza stoccaggio, impiegherà più o meno 48 ore.

La Cape Ray, la nave americana, distruggerà poi i materiali in acque internazionali mediante idrolisi. I residui saranno trasferiti in Germania e Gran Bretagna per essere convertiti in sostanze utilizzabili dall'industria".  

mercoledì 15 gennaio 2014

Ridateci la Prima Repubblica

È utopia immaginare una società diversa? Oserei dire: migliore?
I giovani ai quali abbiamo (hanno) affidato le sorti dell'Italia sono il frutto di degenerazioni sociali incorreggibili? Consumismo appariscenza mediatica opportunismi possono essere debellati?

E se questa è la nuova classe dirigente ARIDATECCE A PRIMA REPUBBLICA!

Boccia DeGirolamo Coppia d'assalto?

boccia de girolamo
In questi mesi di governo Letta non è cambiato niente per i cittadini.
Le aspettative sono state tutte disattese: la squadra dei quarantenni al potere ha calcato la peggior politica degli ultimi tempi.

Continuano le inchieste della magistratura sui rapporti ambigui tra malaffare e politica accattona.
Continuano ad aumentare i sacrifici per i cittadini mentre sono salvaguardati i privilegi di chi sta benone.
Senza farla lunga, la sensazione è che i comitati d'affari continuano ad esistere come prima se non meglio.
È inammissibile l'arroganza della giovane ministra (Nunzia esponente di destra moglie di Boccia esponente del pd) nella vicenda che la vede coinvolta nell'abuso di potere a Benevento. (Pisapia, ex direttore amministrativo dell'Asl di Benevento, parla di "Proselitismo politico utilizzando la pubblica amministrazione e gli stipendi. E' voto di scambio". L'affare delle ambulanze e la società amica che assicura fondi al congresso del partito. Sempre secondo il manager:
Una società gradita agli uomini di Nunzia De Girolamo è stata favorita nell’appalto milionario del 118 di Benevento mentre un’altra, sgradita al “direttorio politico–partitico” (come lo chiama il gip dell’indagine sulla Asl di Benevento che non vede indagata la De Girolamo) è stata penalizzata con pagamenti ritardati. La ragione? La società amica aveva sponsorizzato il congresso del Pdl.)  

Anche i quarantenni hanno imparato come eludere le leggi se si difendono, anzi attaccano, invocando il diritto alla privacy.
Vorrei chiedere alla Nunzia: la registrazione fatta a tua insaputa ha leso i diritti di altri?
Cara Nunzia, governare significa non dover mai dire “mandiamogli i controlli così capisce chi comanda qua!”.

Eno, caro Boccia, non si tratta di falsi moralismi. Tu a sinistra e tua moglie a destra, in senso lato, governate le sorti del Paese. Quindi dimostrate nei fatti di essere all'altezza!

lunedì 13 gennaio 2014

Rai, anche il nonno s'incazza

Trilogia di violenza familiare pro canone

Ma se il canone è una legge dello Stato perché buttare altri soldi per spot che suggeriscono violenze in famiglia?

Figli contro genitori. Mogli contro mariti e dulcis in fundo: Nonno shaolin contro nipoti!

Non sarebbe più educativo programmare dei palinsesti culturali degni di una società evoluta? Palinsesti che attraggono per i contenuti chiunque si trovi a guardarli e fruirne e non maledire la rai e quanti hanno monopolizzato e invaso l’azienda di spazzatura politica e mediatica?

Insomma, fare una televisione degna di  una società civile protesa al rispetto dell’altro, del diverso, piuttosto che inondare con una scarica di adrenalina un vecchio corpo stanco, fargli fare piroette acrobatiche, spaccare tutto e puntare con occhi minacciosi i giovani diseducati?

domenica 12 gennaio 2014

Notizie, gossip o Porno-grafie?

Notizie pruriginose dall'Italia e dal mondo.

La materia prima non manca. Esaurito il filone Berlusconi e la sua corte, i giornalai gossippari, vanno a pescare le notizie pruriginose oltre frontiera.
D'oltre Alpi arriva la presunta relazione amorosa tra Hollande e una giornalista. Tra le tante inutili facezie la cosa ridicola è la motivazione del perché il presidente dell'Eliseo indossa il casco sul motorino.

Secondo la giornalista che ha commentato la notizia sulla rete televisiva italiana il presidente francese indossa il casco per nascondersi.

Ma non finisce qui! D'oltre oceano arriva la stronzata giornalistica più grossa del secolo:
Scandalo a New York. Il sindaco De Blasio mangia la pizza con la forchetta!

I più eruditi tentano l'assonanza filmografica con quanto di peggio è stato prodotto per narrare l'immigrazione Italiana in America ma dimenticano che l'Italo Americano De Blasio è andato a giurare da sindaco della più grande metropoli mondiale in metro!

Ma dico: siamo scemi! Ci fanno o lo sono?

Che sia questo il motivo del calo dei lettori persino nelle librerie?

sabato 11 gennaio 2014

Rai, violenza da spot

La violenza non passa mai di moda,evidentemente neppure nel 2014.


“Il canone si DEVE->VEDE”. E’ questo lo spot del canone rai 2014; nulla di così tanto anomalo se non fosse per la violenza delle immagini nei due spot sin’ora visti in tv.

Il primo spot vede come protagonisti 3 bambini assuefatti dalla tv, la madre e il padre intenti a scartare le bollette di casa. 

D’un tratto i genitori scorgono la bolletta del canone rai e decidono di stracciarla; risultato: la tv si accartoccia facendo una scintilla, i genitori si pietrificano e i bambini si alzano in piedi minacciosi: la femminuccia con le mani ai fianchi e con il viso imbronciato e minaccioso e i maschietti con i pugni chiusi in segno quasi di scontro rivale con i genitori. 
Analoga filosofia nel secondo spot: una donna è intenta a guardare una fiction e il suo volto è colmo di pathos, nel frattempo torna a casa il marito: “ciao amore!” –“ciao” ammiccante. L’uomo guarda le bollette e elimina quella concernente il canone senza pensarci due volte.

Stesso gioco di prima: televisore che si appallottola con successiva scintilla; nonché potremmo dire stesso gioco di violenza più acuta di quella del precedente spot. La donna scatena un uragano e mentre nell’ira funesta della donna in casa vola tutto e si rompono oggetti il marito apre la bolletta accartocciata  tutto intimorito e pone fine al cataclisma.

Ora ci chiediamo: in una società in cui sono già incombenti molte violenze, c’era bisogno di fare uno spot simile? (a spese degli abbonati rai, come se di spazzatura mediatica non ce ne fosse già abbastanza).

Reazioni da guerre stellari laddove c’è da fare scelte serie e decidere quali bollette pagare  se luce, telefono ,iuc, gas piuttosto che il canone rai  e temere per la propria incolumità affettiva?!  Nel senso: o paghi il canone o te la dovrai vedere con i tuoi figli e/o con tua moglie!

Crisi, la fa la politica ma la paga solo il popolo

Che abbia ragione Grillo?


I fatti lo dimostrano. Nessun uomo, partito o gruppo di persone, è in grado di scalfire i poteri consolidati dentro e fuori le mura delle istituzioni.
Chiunque vada a governare continua a portare avanti leggi che impongono ai poveri e deboli cittadini di sostenere il peso maggiore delle crisi.

Forse a noi sfuggono le grandi linee strategiche e non riusciamo a capire la scienza dei numeri specialmente quelli che parlano di statistiche e che volano alto sulle vite delle persone reali che se non mangiano e si riscaldano quando fa freddo muoiono di stenti. Ma anche gli illuminati dirigenti sfugge l'elemento fondamentale del mercato: la richiesta!
Se non c'è richiesta e l'offerta rimane invenduta c'è stagnazione nei mercati.

L'Italia è la terra del mito. L'eroe! E dopo Berlusconi ecco spuntare Renzi. Renzi chi? Un ragazzo allevato e buttato nelle piazze mediatiche dai soliti poteri forti. Gente che sa quello che fa. Ed ora eccolo qui a decidere le sorti di una nazione intera, immigrati inclusi.

Con ciò non dico che Fassina ha ragione! Anche lui è arroccato nella difesa dei privilegi conquistati dai partiti e dalle lobby che finanziano la politica.

Inutile negarlo! da qualche ventennio le linee guida dei vari governi che si sono succeduti riescono solo a peggiorare la condizione di povertà dei cittadini.
Quindi, che fare? Azzerare tutto? Mandare tutti a casa democraticamente?

Disinfestare alla maniera del Pifferaio Magico... ma questa volta dobbiamo vestire tutti i panni del Pifferaio, sintonizzare i pifferi e far levare nell'aria una dolce sublime ferma determinata melodia

venerdì 10 gennaio 2014

C'era una volta la Fiducia

La questione del lavoro giovanile.

L'età, il lavoro, la cultura.


Alla casa del piacere della signora Gemma, ma anche negli altri bordelli d'Italia, c'era un cartello esposto. Singolare e fantasioso se fosse esposto oggi ma non privo di attenzione verso i giovani.

Singolare perché si leggevano modalità e tariffe con annessi e connessi tipo la saponetta normale o l'acqua di colonia sborsando una piccola aggiunta ma includevano, e per quei tempi era una sciccheria, acqua e asciugamano di tela.

Fantasiosa, molto fantasiosa per i nostri giorni visto come e quanto sono tenuti in considerazione i giovani dall'attuale classe dirigente, anzi, l'attenzione verso i giovani era "premurosamente educativa". che benevolmente elargiva un occhio di riguardo ai giovanotti di primo pelo che si affacciavano per la prima volta alle gioie della vita.

Signori, l'ossimoro è servito! Traete le dovute correlazioni tra l'iniziazione all'età adulta maschilista d'un tempo che ancora grava sulla nostra cultura sociale e le possibilità d'azione contemporanee di quanti viviamo le contraddizioni sociali indotte dalla politica pilotata dai burattinai dell'alta finanza.

Certo che se i quarantenni al potere dell'Italia del 2014, il giovane Letta e il burattino Matteo, con un atto di coraggio recidessero i fili che li tengono ancorati a logiche di potere economico insostenibili e mettessero in campo accortezze mirate per garantire il lavoro e lo studio dei giovani, il reinserimento dei meno giovani nelle attività sociali, molte storie di degrado non riempirebbero i giornali e non salirebbero agli onori della cronaca.

ps: allungare l'età pensionabile è il risultato della politica miope dei burocrati che si cibano di numeri ma decima le vite delle persone; risana i conti INPS e uccide la dignità degli anziani, mortifica le tutele dei lavoratori perché annulla i diritti acquisiti dei dipendenti subalterni ma mantiene intatte le pensioni d'oro e tutela la casta.

mercoledì 8 gennaio 2014

Un tuffo nel passato



Annullare tempo e luoghi. Concentrare la propria attenzione su un soggetto qualsiasi seguirne i contorni indugiare sulle ombre per evidenziare i particolari in luce val bene una nota di biasimo.

È ciò che mi successe in prima elementare. Anno scolastico 1960/61. Sembra ieri.

Non stavo facendo nulla che potesse distogliere la classe. Anzi contrariamente al solito stavo fermo.

Osservavo attentamente il volto del capo indiano amico di Blek e tentavo di copiarlo sul quaderno a righe.

Il maestro, un tipetto burbero e scaltro come una faina mi colse alle spalle e con la sua vocetta stridula urlò: “Delinquente che stai facendo”.
Veloce come una saetta mi strappò dalle mani in un solo colpo la striscia di Blek Macigno appena scambiata col compagno di banco e il quaderno dalla copertina nera.

Era un quaderno con molti disegni e pochi appunti per i compiti a casa.
Il maestro dopo averlo sfogliato vergò due righe su una pagina bianca e m’intimò: “Non si rovina così il quaderno!”.
Per punizione scriverai 100 volte: “A scuola si sta attenti alla lezione”. E porti questa nota di biasimo a casa. Domani vieni accompagnato!




Bugie e inerzia sfiduciano la classe dirigente

Abbassare i toni! 

Il suggerimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato accolto.

Politici e mass media pare abbiano trovato un'intesa. Non gridano. Ma solo quello. D'altronde è inutile fasciarsi la testa prima di aversela rotta.

Ciononostante, noi cittadini,continuiamo ad essere imprigionati in un incubo e quando sembra di aver trovato la via d'uscita e essere un tantino fuori ci troviamo dentro una matassa inestricabile, appiccicosa e stomachevole fatta di cavilli politici, furbizie e ruberie.

L'ultimo scandalo in ordine di tempo sfonda le residue speranze dei cittadini comuni. Gli stessi cittadini che stanno aspettando di capire quanto saranno tartassati ancora dallo Stato. Quanto ancora dovranno sborsare per essersi macchiati della colpa di “possedere un tetto sopra la testa” o avere pensato ai figli e investire i risparmi in una casa da lasciare loro.

Possibile che tutti i mali dell'Italia, vedi affitti d'oro dello Stato, costi della politica, finanziamenti illeciti e leciti, assistenzialismo etc, i Governi, con una forza immaginifica soprannaturale, pensano di poterli risolvere in questi termini? Ma loro, i politici, classe dirigente senza patente, quando faranno le persone normali? In quale sogno li vedremo prendere i mezzi pubblici per andare a lavorare? Quando smetteranno di fare intrallazzi? E quando si daranno da fare per gratificare i cittadini e le eccellenze culturali?

Purtroppo siamo fermi, ancorati saldamente alla prefase parolaia vecchio stampo, giornalai e politici menano il can per l'aia sullo stesso tema: la casa! e mentre noi stiamo attenti a come andrà a finire la questione che tocca da vicino le nostre tasche loro chissà quale altre assurde dolorose trame staranno tessendo.

martedì 7 gennaio 2014

Oliverio: se aprite i file viene giù l'Italia

La realtà fa un baffo a Dan Brown. Gli intrecci tra faccendieri, politica, massonerie e ordini religiosi superano di gran lungo la fantasia dei romanzieri.


I giornali, nei primi giorni di novembre 2013, riportano una notizia clamorosa:
Paolo Oliverio è agli arresti e...

Salvatore Renato, padre superiore dei Camilliani lo seguirà presto.
Il perché è machiavellico. Avrebbe organizzato una finta audizione nei confronti di due chierici, per vincere le elezioni. 
Fantomatiche indagini di polizia giudiziaria, quindi, per impedire agli stessi di partecipare alle votazioni per l’elezione del Superiore Generale presso l’Ordine dei Ministri degli Infermi, più noti come religiosi Camilliani, svoltesi presso la Casa del Divin Maestro ad Ariccia, in provincia di Roma, il 13 maggio 2013. Elezioni che si conclusero con l’elezione a Superiore Generale dei Camilliani proprio di Salvatore Renato.

Al centro della fantasiosa macchinazione, secondo gli investigatori, ci sarebbe stato il commercialista Paolo Oliverio.

Nel corso delle indagini sfociate negli arresti i finanzieri hanno ricostruito come, grazie allo stratagemma delle “finte audizioni” che sarebbe stato organizzato da Oliverio, Padre Salvatore Renato fosse riuscito ad impedire ai due prelati “sequestrati” di partecipare alle elezioni, così guadagnando quei soli due voti necessari ad imporsi sul diretto antagonista. In questo modo, secondo gli investigatori, Oliverio ha visto rafforzato il rapporto privilegiato con Padre Salvatore e, di conseguenza, il proprio potere nella gestione dei vari nosocomi dallo stesso Ordine diretti tra cui, in particolare, quello di Casoria, nel napoletano

ma non è tutto.

Dai Camilliani il professionista aveva ottenuto una procura speciale per la gestione degli appalti in Campania, Calabria e Sicilia. Si occupava delle commesse e sarebbe riuscito a trasferire fondi all'estero, in particolare in Romania, attraverso un meccanismo che - accusa il Gico della Guardia di Finanza - prevedeva «l’effettuazione di bonifici giustificati da una causale fittizia, compatibile con il mondo camilliano, in modo che il beneficiario, ottenuta la disponibilità in conto, poteva prelevare il contante accreditato all'estero e ottenere in Italia la consegna contante di pari importo attraverso una sorta di compensazione».

L’episodio del sequestro di padre Antonio Puca e padre Rosario Messina, fu scoperto per l’attività di intercettazioni telefoniche e ambientali.
Quello dei Camilliani, dunque, è solo un piccolo capitolo della grande inchiesta che vede Oliverio al centro di una organizzazione criminale.

Pare che Oliverio abbia messo in piedi un’industria del ricatto. E quando gli investigatori perquisirono il suo ufficio li pregò di lasciare stare computer, tablet, smartphone e pen drive. «Non li aprite - li esortò - che qui vien giù l’Italia».

È un deja vu da paura. Ci riporta ad un passato impressionante retto da ricatti, malaffare e commistione di pezzi di istituzioni deviate.

Paolo Oliverio è accusato di riciclaggio di soldi sporchi di 'ndrangheta e mala romana. Pare che fosse in grado, mediante "amicizie altolocate con le fiamme gialle", di orientare verifiche fiscali su imprenditori e grandi società intervenendo anche sull'attività degli ispettori di Equitalia.

sabato 4 gennaio 2014

Befana 2014 amara per i dipendenti Abramo


Lavoro, equità sociale, utopie e contraddizioni.

Anche se molte sfumature rimangono incomprensibili, le linee guida del nascente 2014 iniziano a prendere forma ed esplicitano chiaramente i sacrifici che la maggior parte dei cittadini italiani siamo chiamati a sostenere.

In campo nazionale la bagarre sulla casa e sui tributi spalmati sui soliti contribuenti continua a cambiare nome ma non la sostanza, che, per certi aspetti, è peggiorata rispetto a quando si chiamava IMU.

Nel territorio calabrese i problemi si sommano in maniera esponenziale. In sintesi, una buona parte di cittadini sono proprietari di case; immobili in uso proprio come abitazioni principali o casette di villeggiatura che non producono reddito reale ma comunque soggetti a balzelli continui.

Luce, gas, spazzatura, acqua, urbanizzazione etc influiscono pesantemente sui bilanci familiari. Se a queste uscite non corrisponde un entrata adeguata si apre il baratro della disperazione. Sempre ché non subentrino malattie e sorprese varie come rotture e aggiusti inderogabili in casa (la macchina non è più tenuta in considerazione ma per chi è ancora costretto a tenerla sono dolori)

Abissi che i nuovi poveri conoscono drammaticamente bene.

Nonostante l'ottimismo paventato da Letta, purtroppo, l'Italia, e in prima battuta la Calabria, vede allargarsi la sacca di povertà sociale.

La Abramo printing e logistics, azienda cresciuta negli anni nel territorio catanzarese, apre la procedura per circa il 70% dei dipendenti e li pone in cassa integrazione.
Tradotto in numeri significa che 150 lavoratori, su circa 250, e relative famiglie per “colpa” della crisi saranno quanto prima senza lavoro.

Il LAVORO! Impegno remunerato che manca per i più. E senza lavoro il caos non tarda a invadere e oscurare le menti.

Il lato ruvido della realtà potrebbe invadere la bellezza dei sogni e coprirli con corazze di spine.

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